Studenti ucraini nelle scuole europee: le ricerche
Secondo i due rapporti sull’integrazione degli studenti ucraini rifugiati nei Paesi ospitanti, rielaborati dalla rete Eurydice, “Supporting refugee learners from Ukraine in schools in Europe” e “Supporting refugee learners from Ukraine in higher education in Europe“, l’Italia è nei primi posti tra i Paesi europei con il maggior numero di studenti ucraini nelle scuole. Al primo posto per il numero di bambini e adolescenti rifugiati troviamo la Polonia con 528.110 alunni a maggio e circa 290mila in Germania sempre nello stesso mese. Troviamo poi la Cechia (70.530), Italia, Romania, Spagna e Slovacchia (fra 30.000 e 40.000). Molti non sono iscritti a scuola, ma l’Italia figura tra i Paesi con la percentuale più alta di iscritti che arriva al 71 per cento.
Studenti ucraini: cosa succede nelle scuole europee
Italia e Germania figurano tra i primi posti, visto che offrono supporto per l’apprendimento a distanza sincrono in videoconferenza così da permettere agli studenti ucraini di prendere parte alle lezioni e agli esami finali. Senza dimenticare leggi speciali per trovare e lavorare con i docenti ucraini. Non a caso nel Bel Paese si è diffusa la figura del mediatore linguistico-culturale. Ha dichiarato Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù: “I Paesi europei hanno già compiuto passi importanti per integrare i rifugiati ucraini nei sistemi educativi e la Commissione europea sta mobilitando una serie di programmi e di strumenti politici per sostenerli. Stiamo fornendo sostegno finanziario alle scuole, all’istruzione e alla formazione professionale, nonché all’educazione e cura della prima infanzia attraverso i Fondi di coesione dell’UE, Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà. Abbiamo istituito un Gruppo di solidarietà dell’UE in materia di istruzione per l’Ucraina per individuare le esigenze dei bambini ucraini e per sostenere gli Stati membri che li ospitano“.
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Studenti ucraini nelle scuole europee: le iniziative in Italia
Ricordiamo che in Italia gli studenti ucraini sono stati promossi anche con insufficienze. L’ordinanza del Ministero non fa riferimento solo alla promozione dei ragazzi ucraini, ma stabilisce anche le ipotesi di eventuale esonero dalla partecipazione agli Esami di Stato per l’anno scolastico in corso. All’articolo 2 dell’ordinanza n. 65 del 2022 si legge: “La valutazione finale degli apprendimenti degli alunni ucraini di cui all’articolo 1, comma 1 è effettuata collegialmente, in sede di scrutinio finale, dai docenti contitolari della classe ovvero dal consiglio di classe, in riferimento all’eventuale Piano didattico personalizzato (PDP) predisposto, tenendo conto dell’impatto psicologico e del livello delle competenze linguistico comunicative nella lingua italiana degli alunni, nonché della complessità del processo di apprendimento maturato nel contesto della guerra e della conseguente emergenza umanitaria“.
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