Tolc Medicina 2023: i numeri
Secondo quanto fa sapere il Ministero dell’Universita e della Ricerca e la Conferenza dei Rettori della Università italiane (Crui) si contano per la precisione 79.356 studenti iscritti alle prove nazionali di ammissione alle facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina Veterinaria. Lo scorso 13 aprile è iniziata la prima finestra di prove che quest’anno si svolgeranno con i Tolc e andranno avanti fino al prossimo 22 aprile. Ogni futuro immatricolato avrà a disposizione due tentativi. In ogni giornata saranno almeno tre i turni per le prove, due al mattino e una di pomeriggio.
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Tolc Medicina 2023: come funziona
Il test d’esame TOLC (Test OnLine CISIA) è aperto alle studentesse e agli studenti iscritti all’ultimo e penultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado. La seconda finestra di prove sarà poi tra il 15 e il 25 luglio. La domanda di inserimento nella relativa graduatoria deve essere poi compilata esclusivamente online nella piattaforma creata da Cineca dal 31 luglio 2023 e fino al 24 agosto 2023, alle ore 15:00. Il candidato deve specificare, in ordine di preferenza, le sedi per cui vuole concorrere con il punteggio più alto del Tolc. Queste preferenze sono irrevocabili e non integrabili dopo le ore 15:00 del 24 agosto 2023. La graduatoria nazionale sarà pubblicata il prossimo 5 settembre.
Tolc Medicina 2023: le proteste
Ovviamente non mancano le proteste di fronte le università in merito al nuovo modello di esame per entrare a far parte della facoltà: “Contestiamo il modello sbagliato dei numeri programmati nazionali e locali! Abbiamo scelto la data del 13 Aprile, data di inizio dei test di ingresso più rilevanti per impiego di risorse, numero di giovani impegnati e impatto sulla società: quest’anno in 80mila parteciperanno ai test d’accesso ai Corsi di studi in Medicina e chirurgia e in Veterinaria. Consideriamo l’attuale sistema di accesso alla conoscenza e alla formazione come lesivo del diritto di studio. L’unica motivazione per mantenere l’attuale sistema è quello di non investire nell’istruzione universitaria. Quest’anno contestiamo con ancora più forza l’irrazionalità di un sistema che si affida ai TOLC-Med e ai TOLC-Vet, determinando le graduatorie con criteri non predeterminati e conoscibili con chiarezza dai candidati. Come Udu e Rete degli Studenti Medi domandiamo che lo Stato stanzi adeguate risorse per superare, dopo quasi venticinque anni, l’impianto della Legge 264/1999. Crediamo che un’altra università, aperta e inclusiva, sia possibile“, hanno fatto sapere.
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