C’è preoccupazione in Ungheria, quella dei funzionari statali di fronte ai risultati di uno studio redatto dai revisori dei conti statali. Il problema, da quanto si evince, sta nel fatto che in Ungheria vi siano troppe donne laureate, che l’istruzione femminile sia sempre maggiore e che, in sostanza, bisogni correre ai ripari. Gli stessi funzionari credono che tale situazione possa in qualche modo influenzare negativamente da un lato la salute mentale dei giovani. Dall’altro l’economia del paese. Ma perché?
Ungheria, troppe donne laureate
Secondo il rapporto pubblicato dall’ufficio di controllo statale ungherese, quello che viene definito il problema dell'”educazione rosa”, potrebbe avere spiacevoli risvolti economici e sociali. Come ciò possa avvenire è presto detto: si “teme” che le insegnanti di sesso femminile possano diventare l’82% dell’intero corpo docente. Secondo i funzionari, tale fattore potrebbe provocare una sovrarappresentanza delle donne nelle università con conseguente indebolimento dell’uguaglianza tra i sessi.
Come si evince dal rapporto, è venuto fuori che nell’ultimo decennio, più donne che uomini si sono iscritte alle università ungheresi. A questo dato si è accompagnato quello relativo ad un maggiore abbandono, da parte degli studenti di sesso maschile, di percorsi di studio maggiori. Da qui il grande divario che porterebbe ad avere l’82% di insegnanti di sesso femminile. Non solo: avendo difficoltà nel trovare dei compagni istruiti allo stesso modo, potrebbe derivarne addirittura un problema demografico, con un conseguente calo della fertilità.
Il timore dei funzionari ungheresi
Il timore dei funzionari ungheresi è quindi chiaro: ritengono che il rischio sia quello che le donne abbiano troppo spazio nell’università e nel mondo dell’istruzione in generale, e che questo divario possa portare gli uomini ad assumere qualità sempre più femminili fino a “perdere le caratteristiche comportamentali peculiari del loro genere”. Ovviamente non sono tardate ad arrivare le risposte da parte dell’opposizione ungherese.
Il deputato Endre Toth, tramite un post su Facebook ha dichiarato che “parlare di qualità maschili e femminili sia “una totale assurdità scientifica”. E come sia giunta l’ora di prendere coscienza del secolo nel quale che stiamo vivendo. Con Orbán Primo ministro dell’Ungheria dal 2010, a detta del commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa in visita nello stato nel 2019, si è assistito ad una “una retrocessione nei diritti delle donne e nell’uguaglianza di genere in Ungheria”. Nonostante l’Ungheria abbia da poco eletto la prima presidente donna. Ma la rappresentanza femminile al Governo non è ancora sufficiente.
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