Università di Bologna contro il caro bollette: la situazione
Anche l’Università degli Studi di Bologna, come tante altre istituzioni e come gli stessi cittadini, deve affrontare il caro bollette causato dalla crisi energetica. In arrivo per l’istituto c’è una bolletta da più di 30 milioni di euro: “Siamo di fronte a una grave crisi che l’Università dovrà affrontare: le stime per il 2022 variabili e dipendono dall’andamento dei prezzi, ma sono vicine al raddoppio della spesa energetica, dai 15 milioni all’anno dei bilanci precedenti, con ricadute sulla capacità di programmare le risorse per il futuro“, ha commentato il rettore Giovanni Molari.
Università di Bologna contro il caro bollette: cosa fare
Per questo motivo l’Università di Bologna ha deciso di annunciare un piano energetico triennale per adottare dei comportamenti che possano abbassare le cifre in bolletta e che possano essere da esempio anche per altre realtà. “La prima cosa che stiamo facendo è una dettagliata fotografia della situazione attuale dei consumi e delle dotazioni che si tradurrà in azioni concrete. La prima riguarderà l’illuminazione“, ha detto il rettore. Secondo quanto riporta l’Agenzia DIRE le centraline verranno sostituite con sistemi più intelligenti che possano accendere o spegnere i riscaldamenti in base all’utilizzo. “Cerchiamo soluzioni inedite a problemi inediti un vademecum per richiamare tutti a un rinnovato impegno con l’indicazione di condotte semplici per ridurre i consumi“, ha concluso il rettore.
Caro bollette: come risparmiare
Ma allora come risparmiare in generale per far fronte a bollette dalle cifre esagerate che potrebbero arrivare nei prossimi mesi nelle case degli italiani e per le attività commerciali? Ecco i consigli di Enea:
- Isolare tetto e soffitto
- Utilizzare serramenti a doppi vetri
- Ridurre l’utilizzo di acqua calda
- Realizzare impianti di generazione di energia rinnovabile
- Effettuare la manutenzione degli impianti
- Controllare la temperatura degli ambienti
- Fare attenzione alle ore di accensione dei riscaldamenti
- Evitate ostacoli davanti e sopra i termosifoni
- Non lasciare le finestre aperte a lungo
- Fare il check-up dell’immobile
- Dotare il proprio impianto di una centralina di regolazione della temperatura
- Utilizzare valvole termostatiche
- Utilizzare un sistema di contabilizzazione del calore
- Sostituire la caldaia esistente con una caldaia a condensazione
- Utilizzare lampadine a risparmio energetico,
- Utilizzare le ciabatte multipresa
- Preferire apparecchi elettronici di classe energetica superiore
- Non lasciare la luce accesa inutilmente
Ricordiamo che per quanto riguarda il riscaldamento nei prossimi mesi il periodo di funzionamento diminuirà di 15 giorni rispetto agli anni passati con l’accensione 8 giorni dopo il previsto e lo spegnimento 7 giorni prima. Tutti i dettagli sono inseriti nel decreto con le nuove regole per ridurre i consumi di gas naturale nei mesi invernali.