Un grave episodio di violenza a scuola – che va contro i valori di rispetto e di convivenza civile che questa dovrebbe insegnare – si è verificato presso un istituto scolastico di Cesena. Qui, un uomo si è presentato senza la necessaria delega dei genitori per ritirare un’alunna e, al rifiuto da parte del preside di concederglielo, lo ha aggredito dapprima verbalmente, poi anche fisicamente. Ma come sono andate le cose? E come si è giunti ad un tale epilogo? Vediamolo nel dettaglio.
Va a prendere alunna a scuola senza delega
L’episodio risale a giovedì 24 marzo. E’ una mattina come le altre quando presso la scuola media di via Pascoli si presenta un uomo, lo zio di una ragazzina, andato a prendere la nipote. Alla richiesta di visionare la delega da parte dei genitori, però, quest’ultimo dice di non averla. Dopo le prime lamentele indirizzate ai delegati del preside, quest’ultimo è stato costretto a scendere al piano terra per parlare personalmente con lo zio. Nicola de Marzo, questo il nome del dirigente, ha cercato di spiegare all’uomo le motivazioni per le quali la scuola non avrebbe potuto accordargli il permesso di prelevare la ragazzina (esiste un registro che riporta tutte le deleghe rilasciate dai genitori, ed il suo nome, tra queste, non risulta).
Ma, anziché mostrare comprensione, l’uomo si è dapprima innervosito, poi ha addirittura indirizzato un pugno al volto del preside, colpendolo all’orecchio. Reazione, questa, del tutto inaccettabile in quanto grave violazione della sicurezza e dell’integrità fisica del personale scolastico. L’episodio ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, che sono subito arrivate presso l’istituto e che hanno evitato che le conseguenze potessero degenerare rivelandosi decisamente più gravi.
La solidarietà da parte del sindaco
Quanto accaduto ha scosso i presenti e la scuola intera. Il sindaco della città ha tenuto a mostrare la propria solidarietà al preside, vittima di un attacco solo per avere svolto il proprio dovere. Ha dichiarato in merito:
L’episodio rappresenta un fatto gravissimo e inaccettabile, soprattutto in un luogo come la scuola, dove i giovani imparano i valori di rispetto per le regole e le persone e dove la risoluzione dei conflitti avviene attraverso il dialogo e il confronto pacifico.
È inaccettabile che un fatto del genere possa accadere all’interno di una struttura scolastica, dove dovrebbero essere garantiti la sicurezza e il rispetto per tutte le persone presenti.
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