Abbiamo già visto come numerose scuole, sia all’Estero che in Italia, negli ultimi anni abbiano iniziato a vietare l’uso degli smartphone in classe agli alunni. Sperimentandone, tra l’altro, grandi benefici e vantaggi sia sotto il profilo del rendimento scolastico, che sotto quello della socialità degli studenti. Oggi torniamo a parlarne per una polemica scatenata a riguardo in un istituto scolastico di Treviso.
Vietato usare smartphone a scuola per docenti e Ata
Siamo in un istituto che ospita 4 scuole primarie e 1 scuola media nella città veneta. Ovvero le elementari De Amicis, Gabelli, Azzoni e Giovanni XXIII e le medie Serena. Ma, questa volta, il divieto è stato imposto non solo ai ragazzi, bensì anche ai docenti e al personale Ata in quanto la preside ha deciso di adottare il pugno duro ritenendo che gli adulti debbano dare, per primi, il buon esempio.
Anche perché, tiene a sottolineare la dirigente scolastica, gli stessi insegnanti dovrebbero ottemperare ai “doveri derivanti dal CCNL e alla necessità di assicurare le migliori condizioni per lo svolgimento sereno delle attività didattiche”. Dall’imposizione non sono esenti i collaboratori scolastici. Il personale ATA non può usare il cellulare mentre è in servizio – durante le ore di lezione e non – nei luoghi nei quali solitamente svolgono le proprie mansioni, oltre che nelle aule e nei corridoi. Fanno eccezione a tale regola i docenti collaboratori della preside e i coordinatori di plesso che dovrebbero essere costantemente reperibili per ogni eventualità.
Il sindacato: neanche la preside dovrebbe usare lo smartphone
Ma cosa ne pensano i diretti interessati? Lo scontento è palese, tanto che i sindacati – la Snals, in particolare – sono intervenuti dicendo che la regola dovrebbe valere per tutti, e che quindi neanche i presidi e i loro collaboratori dovrebbero usare il cellulare a scuola. Considerando, a maggior ragione, come ogni istituto sia dotato di telefoni di servizio.
Alla decisione si è comunque giunti anche in considerazione del fatto che, purtroppo, accade spesso che i ragazzi usino il loro cellulare in modo improprio, ad esempio per scattare foto o fare riprese non autorizzate dei docenti, magari pubblicandole successivamente in rete. Aggravando il gesto da prese in giro degli stessi. Se in alcune scuole italiane il telefono viene consegnato alla prima ora e restituito alla fine delle lezioni, in altre viene semplicemente tenuto spento riposto nel proprio zaino o nella propria borsa, per poi essere riacceso all’uscita.
Leggi anche:
- A scuola senza smartphone, la studentessa: “L’attenzione migliora, anche per i professori”
- Bologna, niente telefonino in classe al liceo: “Va consegnato in prima ora”
- Scuola vieta cellulari in classe: i risultati sono sorprendenti