Non ha il codice fiscale, rischia la maturità - Studentville

Non ha il codice fiscale, rischia la maturità

E' l'incredibile vicenda di Daria, una ragazza ucraina alla quale potrebbe essere negata la possibilità di sostenere l'esame di maturità. Lei è clandestina, non ha documenti e il suo sogno di andare all'università adesso è a rischio...

A scuola è bravissima, una delle migliori, parla sei lingue e nel suo paese d’origine, l’Ucraina, ha già un titolo di studio. In Italia però Daria, una ragazza che frequenta il liceo “Margherita di Savoia” di Napoli, rischia di non poter effettuare l’esame di maturità perché è sprovvista del codice fiscale in quanto clandestina. Non ha documenti e, come ricorda la circolare del 22 maggio scorso del ministro Maria Stella Gelmini, senza codice fiscale non si può sostenere l’esame.

L’incredibile storia di Daria, riportata da Il Mattino, rischia di diventare un caso diplomatico in Italia: è giusto negare questa possibilità alla ragazza, che per mantenersi gli studi fa la badante e la baby sitter e che sogna di andare all’università?
L’articolo 45 del Dpr 31 agosto 1999, numero 394, sancisce che “tutti i minori, presenti sul territorio nazionale e nei diversi gradi e ordini di scuola hanno diritto all’istruzione, indipendentemente dalla regolarità della loro posizione di soggiorno” e i compagni di scuola, gli insegnanti e il preside del liceo si sono tutti mobilitati per cercare di aiutare la ragazza.
Il sogno di Daria dovrebbe però essere salvo:  in una nota pubblicata dallo stesso Ministero dell’Istruzione si legge che “non c’è nessun motivo di legge per cui la ragazza di Napoli non possa affrontare l’esame di maturità, dato che il codice fiscale serve solo per l’anagrafe degli studenti, per entrare nella base informativa del ministero, ma nulla vale riguardo alla possibilità di sostenere l’esame di maturità. Nel caso in cui uno studente fosse, per qualsiasi motivo, sprovvisto del codice fiscale – precisa il Miur – verrebbe semplicemente escluso dalla base informativa del ministero, senza alcuna conseguenza per la sua privacy né per la sua possibilità di sostenere l’esame di Maturità”.
Dovrebbe esserci un lieto fine dunque ma è giusto aspettare martedì, termine massimo per inserire i dati dei candidati alla Maturità del 2009 nel database del Ministero dell’Istruzione.

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