Trovare lavoro in Campania se hai meno di 30 anni? E' il sogno di Arlas, l'agenzia regionale per il lavoro e l'istruzione. Ecco cosa si legge nella proposta dell'organismo: "Con Garanzia Giovani Campania vogliamo offrire a tutti i ragazzi della nostra regione di età inferiore ai 30 anni – iscritti o meno ai servizi per l’impiego – un’opportunità di lavoro o qualificazione professionale, quando il sistema andrà a regime, entro 4 mesi dalla fine degli studi o dall’inizio della disoccupazione".
"Il nostro obiettivo è garantire un impiego, o un contratto di apprendistato, o un tirocinio, o un aiuto ad avviare un’impresa, o un periodo di servizio civile oppure un ulteriore corso di studi…con questo programma, che non ha precedenti nella storia della nostra regione e del nostro Paese, abbiamo messo insieme tutti gli attori del nostro sistema, formativo, produttivo e istituzionale: pubbliche amministrazioni, servizi per l’impiego, centri di orientamento professionale, poli formativi, imprese, servizi di sostegno ai giovani, imprese, datori di lavoro, sindacati, associazioni datoriali, scuole e università".
Tutto fantastico, no? Sembrerebbe di sì. Sembrerebbe. Il problema è che, per accedere a questo progetto, il giovane interessato non deve avere a che fare con i libri.
Lo studente che vuole anche lavorare, insomma, non può appoggiarsi a questo progetto che parte dal'Unione Europea e il suo piano Youth Guarantee. Ed è stata la stessa Ue a fissare i paletti: gli interessati devono far parte dei Neet ,ovvero Not in education, employment or training.
I giovani che hanno deciso di accedere a Youth Guarantee hanno per il 51.8% il diploma, il 21.8% la licenza media ed il 18.6% la laurea, in quest'ultima fascia si nota una maggiore presenza femminile rispetto a quella maschile.