Ci sono voluti ben 21 anni, ma alla fine giustizia è stata fatta (o almeno si spera), e la controversia che coinvolge da più di un ventennio una comunità nella provincia di Salerno, ha finalmente raggiunto il suo culmine con un verdetto di primo grado emesso dal Tribunale di Vallo della Lucania. A dover pagare saranno due nonni, che dovranno risarcire due insegnanti ed un preside: ma cosa hanno fatto? E perché ci è voluto tutto questo tempo? Andiamo con ordine, facendo un bel passo indietro.
Nonni insultarono e presero a botte le insegnanti del nipote
Tutto ebbe inizio nel 2002 quando una nonna attaccò fisicamente e verbalmente una maestra presso una scuola primaria. L’alunno coinvolto era suo nipote di soli sette anni, che frequentava la seconda elementare. Della storia ne parla il quotidiano La Città, nel quale si legge che, all’epoca, la nonna si era scagliata contro la maestra, aggredendola con colpi e pronunciando ingiurie, mentre sia un’altra insegnante che il preside erano presenti.
La docente aveva querelato l’anziana, che era finita sotto processo davanti al giudice di pace di Agropoli. Qualche anno dopo, nel 2008, i tempi della giustizia avevano indotto la maestra a rimettere la querela. Il tutto, a seguito del versamento di 2mila euro a titolo di risarcimento dei danni da parte dell’anziana nonna. Ed è così che la docente aveva rinunciato a proseguire per vie legali.
Il Tribunale ha emesso un verdetto di primo grado
La questione, che sembrava essere stata risolta con il ritiro della denuncia e il pagamento del risarcimento, si è dimostrata però complessa e di difficile risoluzione. Qualcosa, infatti, ha successivamente spinto la maestra a ripresentare una querela, rimettendo in moto un meccanismo di denunce, alle quali sono seguite necessarie ispezioni e successive condanne. Non senza remissioni e nuovi atti di citazione che hanno visto trascorrere 21 lunghi anni. Fino ai giorni nostri.
E’ proprio di questi giorni la notizia, da parte del Tribunale di Vallo della Lucania, dell’emissione di un verdetto dopo questa lunga ed avvincente battaglia legale. Il provvedimento ha determinato che due nonni, rispettivamente di 82 e 75 anni, siano condannati al risarcimento di ben due insegnanti e di un preside con una somma di 10mila euro ciascuno, oltre le spese legali che sono state sostenute durante il processo e che dovranno anche sborsare. Il tutto fino a prova contraria, in quanto la sentenza emessa è di primo grado, ed i soccombenti avrebbero diritto, se solo lo volessero, a ricorrere.
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