La sede di Palermo dell’Università Lumsa accoglie centinaia di studenti per una giornata dedicata alla ricerca e alle sfide future.
La Notte europea dei ricercatori 2024, organizzata dal Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Comunicazione (GEC) dell’Università Lumsa, si terrà venerdì 27 settembre presso la sede di Palermo. L’evento sarà interamente dedicato al tema del futuro, analizzato attraverso la lente della ricerca come dimensione capace di suscitare molteplici emozioni e riflessioni. “Ansia, entusiasmo, paura, fiducia, determinazione, scoramento”: così il Dipartimento GEC descrive le sensazioni che il concetto di “futuro” può evocare nell’animo umano, in particolare tra i giovani, che spesso si trovano in un costante processo di scoperta di sé stessi e del mondo che li circonda.
L’obiettivo dell’evento è coinvolgere attivamente gli studenti delle scuole superiori, in particolare quelli che si affacciano al mondo della ricerca e della conoscenza scientifica, guidandoli in una riflessione profonda sulle sfide e le opportunità che il futuro riserva. Sono attesi circa 300 studenti provenienti da dieci istituti superiori palermitani, tra cui Einstein, Benedetto Croce, Galileo Galilei, Garibaldi, Meli, Umberto I, Ninnì Cassarà, Maria Adelaide, Gonzaga e Don Bosco.
Un programma ricco di interventi tra presente e futuro
La giornata sarà suddivisa in due sessioni principali: una mattutina, dalle 9.00 alle 13.00, e una pomeridiana, dalle 14.00 alle 16.00.
Durante la mattinata, i ricercatori del Dipartimento GEC presenteranno il frutto delle loro ricerche in ambiti che spaziano dalla sostenibilità, all’innovazione tecnologica, fino all’intelligenza artificiale attraverso momenti di confronto e discussione con un taglio divulgativo pensato per coinvolgere attivamente gli studenti presenti.
Sessione mattutina (9.00-13.00)
La ricerca è “presente” – Presentazione dei lavori di ricerca dei ricercatori del Dipartimento (9-10.30 prima parte; ricreazione dalle 10.30 alle 11.30 in parcheggio; 11.30-13.00 seconda parte)
Aula 10: Don Bosco, Gonzaga (2 ricercatori nella prima parte e 2 nella seconda)
Aula 11: Meli, Umberto (2 ricercatori nella prima parte e 2 nella seconda)
Aula 12: Einstein, Cassarà (2 ricercatori nella prima parte e 2 nella seconda)
Aula Magna: Garibaldi, Galilei (2 ricercatori nella prima parte e 2 nella seconda)
Aula 1: De Cosmi, Maria Adelaide (2 ricercatori nella prima parte e 2 nella seconda)
Il pomeriggio sarà invece dedicato alle aspirazioni e ai desideri di conoscenza dei giovanissimi, che saranno chiamati a mettersi nei panni dei ricercatori per un giorno. I ragazzi, sotto la guida dei dottorandi e dei dottori di ricerca del Dipartimento GEC, lavoreranno alla stesura di un “paper” su temi legati al futuro e alle sfide che questo comporta.
Sessione pomeridiana (14.00-16.00)
La ricerca è… “futuro”! – Elaborazione e Presentazione dei lavori di ricerca dei giovani ricercatori per un giorno
Aula 10: Don Bosco, Gonzaga, Garibaldi (con la collaborazione di tutti i dottorandi di ricerca)
Aula 11: Meli, Umberto, Galilei (con la collaborazione di tutti i dottorandi di ricerca)
Aula 12: Einstein, Cassarà, De Cosmi (con la collaborazione di tutti i dottorandi di ricerca)
Aula Magna: Garibaldi, Galilei (con la collaborazione di tutti i dottorandi di ricerca)
Aula 1: De Cosmi, Maria Adelaide (con la collaborazione di tutti i dottorandi di ricerca)
Conclusione e premiazioni
La giornata si concluderà alle 18.00 con la cerimonia di premiazione, durante la quale i migliori progetti presentati dagli studenti saranno riconosciuti e premiati dal professore Giampaolo Frezza, prorettore con delega alla didattica e al diritto allo studio.
Frezza ha commentato l’importanza dell’evento, affermando che “La notte dei ricercatori 2024 è un’occasione unica per entrare in contatto con il mondo della ricerca e per riflettere insieme ai suoi protagonisti sulle sfide che ci attendono, con uno sguardo sempre rivolto al futuro”. La Notte europea dei ricercatori rappresenta quindi un’opportunità preziosa per i giovani studenti di avvicinarsi al mondo della ricerca, scoprendo nuove prospettive e, forse, trovando ispirazione per il loro percorso di studi e di vita futura.