Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato la nota numero 13946 del 3 aprile 2025 per chiarire alcuni aspetti fondamentali riguardanti l’esame di Maturità 2025. Il documento si concentra principalmente sulla distinzione tra la valutazione del comportamento e quella delle discipline scolastiche, aspetto che ha generato numerosi dubbi tra studenti e docenti.
La recente legge 150/2024 ha infatti modificato la disciplina relativa al voto in condotta, mentre ha lasciato invariate le disposizioni riguardanti la valutazione delle materie ai fini dell’ammissione all’esame. Questo articolo intende fare chiarezza sulle nuove disposizioni, fornendo informazioni precise e dettagliate su requisiti e modalità di ammissione alla Maturità che ogni studente deve conoscere per affrontare al meglio questo importante traguardo formativo.
Novità voto in condotta
La legge 150/2024 ha introdotto importanti modifiche alla valutazione del comportamento degli studenti. Con le nuove disposizioni, ottenere un voto in condotta inferiore a sei decimi comporta automaticamente la non ammissione all’esame di Stato.
Per gli studenti che ricevono esattamente sei in condotta, è prevista l’assegnazione di un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale, che dovrà essere discusso durante il colloquio dell’esame di maturità. Questa tematica viene definita dal consiglio di classe durante lo scrutinio finale.
Requisiti per l’ammissione alla maturità 2025
Per accedere all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione, gli studenti devono soddisfare specifici requisiti di valutazione. Come chiarito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, restano valide le disposizioni contenute nell’articolo 13, comma 2, lettera d) del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62.
I candidati interni sono ammessi alla Maturità solo se conseguono una votazione non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto. Parallelamente, è richiesto un voto di comportamento non inferiore a sei decimi.
È importante sottolineare che, in casi particolari, il consiglio di classe può deliberare l’ammissione anche con una votazione inferiore a sei decimi in una singola disciplina o gruppo di discipline, purché tale decisione sia supportata da adeguata motivazione. Questa flessibilità permette di valutare situazioni individuali specifiche, tenendo conto del percorso complessivo dello studente.
Il MIM ha precisato che le recenti modifiche introdotte dalla legge 150/2024 hanno riguardato esclusivamente la valutazione del comportamento, senza alterare i criteri di valutazione disciplinare già stabiliti dalla normativa vigente.
Modalità d’esame e ulteriori specifiche
Il ministro Valditara ha firmato il 31 marzo l’ordinanza ministeriale che fissa l’inizio della Maturità 2025 per mercoledì 18 giugno alle 8:30. Per gli studenti con voto in condotta pari a 6, il consiglio di classe assegnerà un elaborato di cittadinanza attiva da discutere al colloquio.
Tornano obbligatori anche i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, insieme allo svolgimento delle prove Invalsi e alla frequenza minima dei tre quarti del monte ore annuale.