Nuovo competitor dell’Alma Mater bolognese in città: arriva la nuova sede dell’ateneo online Unitelma
Duro colpo per l’Alma Mater Studiorum con sede a Bologna. Presto verrà istituito in via Calzoni, nella celebre città emiliana, il nuovo ateneo online Unitelma, di proprietà de La Sapienza di Roma. Sicuramente, questo progetto ha lasciato “senza parole” le matricole e il rettore dell’Università di Bologna, ossia Giovanni Molari, il quale ha ricevuto la notizia mediante una sola email. Questo evento si può definire una sorta di “imprevisto” istituzionale, che rischia di divenire un ostacolo notevole per il prestigioso ateneo bolognese.
La delusione del rettore Molinari
Non di certo è passata inosservata la notizia al rettore dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, che ha espresso tutto il suo dissenso:
“Ho ricevuto una mail dal cerimoniale di Unitelma che mi invitava all’inaugurazione. Mi sarei aspettato in quanto rettore dell’Università di Bologna di venirne a conoscenza con altre modalità e altre tempistiche”.
Inoltre, Giovanni Molinari all’intervista del quotidiano La Repubblica ha aggiunto:
“Non dovevano avvisarmi a cose fatte. Poi con il rettore di Unitelma Bruno Botto ci siamo sentiti, si è scusato, abbiamo parlato, ma gli ho fatto presente che la modalità non mi è piaciuta”.
Nella fatidica email rivolta al rettore Molinari era certamente compreso l’invito all’inaugurazione del nuovo ateneo online Unitelma de La Sapienza in città, ma il direttore ha deciso di “disertare” la cerimonia, rimanendo molto amareggiato per l’iniziativa.
Il “botta e risposta” dei due rettori Botto e Molinari
Sembra che la conversazione in merito all’istituzione della nuova sede Unitelma a Bologna non sia terminata velocemente, poiché il rettore dell’ateneo online de La Sapienza ha comunicato:
“Non c’è nessuna intenzione di fare concorrenza all’Alma Mater, anzi vorremmo collaborare”.
A tal proposito, il direttore dell’Alma Mater Studiorum ha risposto, esprimendo la sua opinione sulle università telematiche:
“Noi abbiamo 80.000 richieste e 26.000 iscritti. È proprio che io non credo che le università telematiche siano un’alternativa valida, è un modello sbagliato. Una collaborazione al momento mi sembra difficile, poi noi parliamo con tutti, ma non è iniziata nel modo migliore. Non ho niente contro Unitelma in particolare, ma mi sono anche opposto al fatto che i rettori delle telematiche facessero parte della Crui, la Conferenza dei rettori. È il modello che non mi convince”.
Insomma, sembra che per ora non ci siano le “carte in regola” per trovare un compromesso tra i due atenei “competitors”. Chissà se in futuro le due università riusciranno a trovare un equilibrio istituzionale, senza ostacolarsi a vicenda in una “lotta” accademica poco costruttiva e in parte inutile.