Nuove regole per gli atenei online nella bozza del MUR - Studentville

Nuove regole per gli atenei online nella bozza del MUR

Nuove regole per gli atenei online nella bozza del MUR

Sono previste novità sugli esami in presenza e sul rapporto tra attività online e in presenza, oltre a un docente ogni due classi. Adempimenti entro il 30 novembre.

Si prospettano importanti cambiamenti per le università telematiche e gli atenei tradizionali con offerta a distanza. In arrivo dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), la bozza del nuovo decreto presentata nei giorni scorsi alle principali associazioni accademiche (CRUI, CUN, CNSU e ANVUR) introduce l’obbligo di prevedere un docente strutturato ogni due classi di studenti per ottenere l’accreditamento. Ma non è finita qui: il provvedimento include anche il ritorno degli esami in presenza per tutte le tipologie di corsi di studio online e modifiche alle modalità di svolgimento dei corsi, che dovranno essere in modalità sincrona per almeno il 20%.

Un nuovo equilibrio per la didattica online

Uno dei punti centrali della bozza è il rapporto tra numero di docenti e classi di studenti, che prevede una media di un docente ogni due classi. Si tratta di una modifica alla norma precedente, stabilita con il Decreto Ministeriale 1154/2021 del governo Draghi, che prevedeva un rapporto di un docente per ciascuna classe. La nuova regolamentazione, se confermata, sarà introdotta con regime transitorio per i corsi avviati entro l’anno accademico 2024/2025, che avranno un anno in più per adeguarsi; i corsi nuovi, invece, dovranno rispettare da subito i nuovi standard.

La proposta include anche la regolamentazione delle attività didattiche online, che per almeno il 20% dovranno avvenire in modalità sincrona. Questo significa che, oltre agli esami, anche alcune attività didattiche e sessioni di confronto dovranno essere gestite in tempo reale, favorendo interazioni più vicine al modello delle aule fisiche, seppur virtuali. Gli istituti avranno quindi l’obbligo di organizzare aule e incontri online live per migliorare l’esperienza degli studenti e mantenere un contatto diretto con i docenti.

Esami in presenza e modalità didattiche differenziate

In merito agli esami, la bozza del decreto suggerisce la necessità di utilizzare modalità convenzionali per le classi di laurea in cui l’apprendimento telematico non superi un terzo del totale delle ore; le modalità miste, dove la parte online può raggiungere i due terzi del corso, e le classi completamente telematiche, saranno invece disciplinate con maggiore precisione da un successivo decreto.

Nel dettaglio, l’articolo 5 della bozza stabilisce che le verifiche di profitto e l’esame finale vengano condotti fisicamente in sede o in uno spazio designato che ospiti una commissione con almeno due docenti. Il testo lascia spazio a future interpretazioni, prevedendo che “il mutamento delle tecnologie a disposizione” possa permettere in futuro l’integrazione degli esami a distanza come alternativa. Un aspetto, questo, che secondo l’ANVUR, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca, rappresenta un’opportunità, anziché un rischio, di evoluzione per il sistema formativo.

Saranno possibili deroghe, incluse nel regolamento di ateneo, ma nel complesso la misura intende garantire un livello di qualità e vicinanza al modello didattico tradizionale, spingendo le università telematiche a ridefinire i loro standard di insegnamento.

Adeguamenti entro il 30 novembre

La data di scadenza fissata per l’adeguamento ai nuovi requisiti di docenza è il 30 novembre. Entro quel termine, gli atenei dovranno uniformarsi alle direttive ministeriali per rispettare i nuovi standard di accreditamento. La ministra Anna Maria Bernini, a seguito degli incontri con i rappresentanti delle università telematiche, ha sottolineato l’importanza di un sistema didattico che, pur sfruttando l’innovazione, mantenga un legame con i valori formativi classici, garantendo così un’offerta educativa che bilanci la flessibilità tecnologica con una didattica di qualità.

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