Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato con grande soddisfazione l’avvio della sperimentazione della nuova istruzione tecnica e professionale. Al termine dell’istruttoria, condotta dalla commissione tecnica del ministero stesso sulle candidature pervenute, saranno 171 gli istituti coinvolti e 193 i corsi 4+2. Questa iniziativa segna un cambiamento significativo nella scuola italiana: gli istituti avranno il compito di offrire un percorso formativo più efficiente e focalizzato con l’obiettivo di permettere agli studenti di ottenere il diploma dopo soli 4 anni per poi accedere agli Istituti Tecnici Superiori (ITS), all’università o direttamente nel mondo del lavoro.
Un percorso di studi arricchito e flessibile
Questo nuovo approccio alla formazione tecnica e professionale prevede un programma di studi più ricco, che privilegia il rafforzamento delle competenze di base e di quelle specialistiche. Ciò si tradurrà in un maggiore collegamento con il mondo dell’impresa, la realtà territoriale e gli ITS, che forniranno una formazione specialistica post diploma, in parallelo all’offerta universitaria.
Una prospettiva internazionale e maggiore spazio all’alternanza scuola-lavoro
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, esprime la sua soddisfazione per questa innovativa proposta: “La nuova formazione tecnica e professionale, grazie all’alleanza tra scuola, territorio e impresa, garantirà ai nostri giovani una formazione di alto profilo e consentirà di ridurre il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, offrendo maggiori opportunità di impiego e rendendo più competitivo il sistema produttivo”. L’obiettivo è anche quello di favorire una maggiore internazionalizzazione, con l’implementazione di programmi che comprendono flessibilità didattica e opportunità di studio e stage anche all’estero.
Un cambiamento ispirato ad altre nazioni europee
Il percorso di 4 anni si ispira ai modelli educativi di successo già presenti in Paesi come Germania, Svezia, Svizzera e Austria. Oltre alla preparazione più solida nelle cosiddette materie di base, tra cui italiano, matematica e inglese, l’approccio flessibile alla didattica consentirà agli istituti di offrire programmi innovativi senza comprimere quelli originariamente previsti per il quinquennio. “Ci saranno programmi nuovi, non una compressione di quelli pensati per il quinquennio. L’organico dei docenti dei 5 anni sarà impegnato sull’offerta formativa dei 4 anni senza nessuna riduzione, come abbiamo sempre assicurato, a garanzia della qualità della formazione” ha spiegato il ministro.
Un ringraziamento alle scuole per il supporto e l’innovazione
Il Ministro Valditara riconosce l’impegno e la creatività delle scuole coinvolte nel presentare progetti di alta qualità in tempi ristretti. “Dagli istituti è giunta una risposta importante, che dimostra la straordinaria capacità progettuale e voglia di innovazione della nostra scuola. A tutti i dirigenti e i docenti va il mio ringraziamento per lo straordinario sforzo profuso per elaborare i progetti in tempi che erano molto stretti”
L’invito a essere protagonisti del futuro
Infine, il Ministro Valditara ha sottolineato che il mondo cambia e che le istituzioni hanno il dovere di fornire ai giovani gli strumenti necessari per essere protagonisti di questo cambiamento. L’implementazione di nuovi percorsi tecnici e professionali rappresenta un passo verso un futuro in cui gli studenti possono godere di una formazione di qualità, flessibile e con maggiori possibilità di successo nel mondo del lavoro e dell’istruzione universitaria, oltre a essere più preparati per affrontare le sfide di un mondo in continua evoluzione.