Quali saranno i prossimi regolamenti per il voto in condotta degli studenti a scuola?
Il voto in condotta è sicuramente uno dei temi “scottanti” e maggiormente discussi dal Governo negli ultimi mesi. In queste settimane di gennaio 2025 il Ministero pubblicherà i regolamenti specifici per la gestione del voto in condotta, soprattutto per gli istituti superiori.
La normativa di riferimento da cui si partirà per confermare i regolamenti è la Legge n.150 del 1 ottobre 2024, in cui sono previste anche le norme per le sospensioni degli alunni.
Cosa dice la Legge: attività mirate e sociali per gli studenti sospesi
Le nuove normative stabiliscono che tutti gli alunni che avranno una sospensione fino a due giorni dovranno praticare delle attività specifiche. L’obiettivo sarebbe quello di far esortare gli studenti a comprendere meglio le conseguenze dei loro atti che hanno condotto al provvedimento disciplinare.
Inoltre, per tutti gli alunni che hanno ottenuto sospensioni di più giorni, saranno previsti dei servizi di attività legate alla cittadinanza e solidali. I ragazzi potranno effettuare le loro attività in strutture associate e convenzionate con la scuola. Ovviamente, nel momento in cui il ragazzo inizierà il periodo di esercizio temporaneo, verranno attivate anche le conseguenti “coperture assicurative” per tutelare la salute dell’alunno.
In seguito, le norme stabiliscono che in caso di bisogno, il Consiglio di Classe dell’istituto, qualora sia necessario, può estendere la durata delle attività oltre il periodo di sospensione dalle lezioni. Ciò ovviamente dovrà rispettare i termini e condizioni degli accordi stabiliti.
Tutti gli aspetti compresi all’interno dei regolamenti stabiliti
Nelle prossime settimane, le direttive per la conferma delle normative legate alle procedure per le sospensioni degli alunni saranno inviate al CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione).
Inoltre, verranno successivamente confermate tutte le dinamiche per la valutazione in condotta da applicare successivamente da parte dei docenti.
In conclusione, sembra che il Governo vigente voglia incrementare i provvedimenti per riportare al centro della scuola la disciplina e il rispetto verso le autorità, andando a tutelare sia il lavoro degli studenti, sia il ruolo degli insegnanti.