60 CFU per abilitazione all'insegnamento: dove prenderli e quanto costano

60 CFU per abilitazione all'insegnamento: dove prenderli e quanto costano

Il 25 settembre 2023, sulla Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato il tanto atteso Decreto 60 CFU, che riguarda i nuovi percorsi di abilitazione per gli aspiranti docenti, come previsto dalla riforma del reclutamento delineata nel PNRR. Questo decreto dettaglia le modalità per accumulare i CFU necessari e definisce gli obiettivi formativi per gli insegnanti. In base a quanto stabilito, gli aspiranti docenti dovranno ora iscriversi a corsi di 60 CFU l’abilitazione per l’insegnamento, o in alternativa a corsi di 30/36 CFU. Di seguito cercheremo di capire come sono strutturati questi corsi, quanto costano e quali sono i requisiti per iscriversi.


In questa guida:


Corsi 60 CFU online nelle università telematiche

Prima di fornirvi tutti i dettagli su come funzionano i corsi da 60 CFU, scopriamo i percorsi di studio attivati dalle università telematiche:

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Il decreto prevede che negli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025 fino al 50% delle attività previste per il Corso 60 CFU (a eccezione di tirocinio e laboratorio) possano essere svolte in modalità telematica in tempo reale. Questa percentuale verrà ridotta poi al 20% a partire dall’a.a. 2025/26. Pertanto, è possibile conseguire i 60 CFU online presso una delle Università Telematiche riconosciute dal MUR.

Tra le università online che effettueranno i corsi da 60 CFU per l’insegnamento online troviamo eCampus, UniMarconi, UniPegaso, Mercatorum, San Raffaele, UniFortunato, IUL e Unicusano.

Ad esempio, i corsi da 60 CFU per l’insegnamento Pegaso si svolgono grazie al Centro Interuniversitario “TEACHING, LEARNING AND INCLUSION” (C.I.TE.L.IN), che vede inoltre la collaborazione dei seguenti istituti:

Allo stesso modo, i corsi da 60 CFU per l’insegnamento di eCampus sono effettuati tramite il Centro Multidisciplinare di Formazione degli Insegnanti – CEMFI, che l’ateneo ha istituito in collaborazione con l’Accademia Belle Arti di Sanremo “I. Duncan” e l’Accademia del Lusso di Milano.

Nel frattempo, può essere utile controllare il proprio titolo di laurea per capire se sono necessari ulteriori CFU per accedere alla classe di concorso desiderata: se ti serve assistenza in merito, contatta gratuitamente i nostri esperti compilando il form in pagina.

Leggi anche: Corsi da 30 CFU per l’insegnamento

Corso 60 cfu: come funziona?

I 60 CFU per l’insegnamento sono un requisito obbligatorio per accedere alle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) e per l’ammissione ai concorsi a cattedra nella scuola pubblica. A partire dal 1° gennaio 2025, i 60 CFU sostituiranno i precedenti 24 CFU.

Il percorso da 60 CFU per l’abilitazione all’insegnamento è riservato a:

  • laureati magistrali in classi di laurea idonee all’insegnamento
  • diplomati ITP (fino al 31 dicembre 2024)
  • studenti iscritti a corsi universitari con titoli idonei all’insegnamento che abbiano già acquisito almeno 180 CFU

I 60 CFU sono suddivisi in due macro-aree:

  • Discipline antropo-psico-pedagogiche e didattiche: questa area comprende gli insegnamenti di pedagogia, psicologia, didattica generale e didattica delle discipline.
  • Metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche: questa area comprende gli insegnamenti di metodologia didattica, tecnologie didattiche e linguistica.

Durante il corso, agli studenti verranno assegnati CFU/CFA, che coprono sia materie generali che metodologie didattiche specifiche per le diverse classi di concorso, oltre a un periodo di tirocinio (dove CFU sta per Crediti Formativi Universitari e CFA per Crediti Formativi Accademici).

Dopo aver partecipato attivamente alle lezioni, con una presenza minima del 70% per ciascuna materia, gli studenti potranno accedere all’esame finale. Questo esame prevede la presentazione di un’analisi dettagliata del tirocinio svolto, seguita da una simulazione didattica. La simulazione, necessaria per completare i 60 CFU per l’insegnamento, dovrà basarsi sulle tecniche didattiche apprese durante il corso.

30, 36 o 60 CFU? Le opzioni disponibili

Il DPCM, oltre a delineare i corsi da 60 CFU per gli aspiranti docenti, ha introdotto diverse altre opzioni formative per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, alcune delle quali sono specificamente rivolte a docenti già abilitati. Ecco una panoramica dettagliata:

  • Percorsi da 30 CFU per docenti già abilitati su altro grado e/o classe di concorso oppure specializzati in sostegno
  • Percorsi da 30 CFU per docenti con almeno tre anni di carriera di attività didattica alle spalle o per coloro che hanno sostenuto la prova dl concorso “straordinario bis”
  • Percorsi da 30 CFU per neolaureati  e per chi non ha conseguito i 24 CFU: una volta concluso il corso, potranno accedere ai concorsi fino a fine 2024 (dal 2025 entrerà in vigore l’obbligo dei 60 CFU). In caso si risultasse vincitori di concorso, occorrerà integrare il titolo con ulteriori crediti
  • Percorsi post-concorso da 30 o 36 CFU/CFA, mirati ad integrare, dopo aver superato il concorso, il percorso da 30 CFU di cui sopra o il corso 24 cfu sostenuto entro il 31 ottobre 2022

60 CFU per l’abilitazione all’insegnamento: le università accreditate

60 CFU per l’insegnamento: dove prenderli? Di seguito vi proponiamo l’elenco delle università e degli istituti AFAM che presenteranno i corsi da 60 CFU:

ABRUZZO 

Università degli studi G. D’Annunzio Chieti-Pescara
Università dell’Aquila
Università di Teramo
Accademia di Belle Arti dell’Aquila 
Conservatorio di Pescara 

CALABRIA

Università della Calabria
Università Dante Alighieri di Reggio Calabria
Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria
Conservatorio Vibo Valentia

CAMPANIA 

Università Suor Orsola Benincasa di Napoli
Università di Napoli L’Orientale
Università Federico II di Napoli
Università di Salerno
Conservatorio Cimarosa di Avellino

EMILIA ROMAGNA

Università di Bologna
Università di Ferrara
Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna
Università di Parma
Università di Modena e Reggio Emilia

FRIULI VENEZIA GIULIA

Università di Trieste
Università di Udine 

LAZIO 

Università di Cassino e del Lazio Meridionale
Università di Roma Tor Vergata
Università La Sapienza di Roma 
Conservatorio O. Respighi di Latina
Università LUMSA
Università della Tuscia
Università Roma Tre
Università Europea di Roma
Link Campus
Unicamillus Roma
Università degli studi internazionali (Unint) di Roma

LIGURIA

Università di Genova 
Conservatorio G. Puccini di La Spezia
Conservatorio di Genova

LOMBARDIA

Conservatorio di Como
Università di Pavia
Università Cattolica di Milano 
Università degli studi di Milano
Università di Bergamo
Università di Milano Bicocca
Università di Brescia
Conservatorio Luca Marenzio di Brescia
Conservatorio di Milano

MARCHE

Università di Macerata
Università di Urbino 
Università di Camerino
Conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro

MOLISE

Università del Molise

PIEMONTE

Università del Piemonte Orientale
Università di Torino 
Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino
Accademia di Belle Arti di Cuneo
Conservatorio di Alessandria

PUGLIA 

Università di Bari
Università di Foggia
Università del Salento

SARDEGNA

Università di Sassari
Università di Cagliari

SICILIA

Università di Palermo
Università di Messina
Università di Catania
Università di Enna
Conservatorio Arcangelo Corelli di Messina
Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo

TOSCANA 

Università di Pisa 
Università di Siena 
Università per Stranieri di Siena 
Università di Firenze
Conservatorio Cherubini di Firenze
Accademia Siena Jazz

TRENTINO ALTO ADIGE

Università di Trento
Università di Bolzano

UMBRIA

Università di Perugia

VENETO

Università di Verona
Università di Padova
Università di Venezia 
Conservatorio Antonio Buzzolla di Adria (Rovigo) 

60 CFU per l’insegnamento: costi previsti

Per quanto riguarda i costi dei 60 CFU, nel decreto sono stati stabiliti dei prezzi massimi a cui ogni ateneo dovrà attenersi. Ecco quali sono:

  • il corso da 60 CFU potrà avere un costo massimo di 2.500 €
  • i percorsi abbreviati da 30 o 36 CFU avranno un costo massimo di 2.000 €

Inoltre, per accedere alla prova finale conclusiva del percorso abilitante è previsto un costo aggiuntivo pari a 150 €.

Come si può notare i costi dei 60 CFU sono nettamente maggiori rispetto a quelli dei vecchi 24 CFU (che erano pari a 500 €) ma ciò è giustificato dal fatto che ora si tratta di veri e propri percorsi completi di abilitazione all’insegnamento.

60 CFU per l’insegnamento: le materie

Vediamo ora quali sono le materie previste del corso 60 CFU per l’insegnamento, suddivise per area di studio:

  • 10 CFU/CFA nell’area pedagogica
  • 3 CFU/CFA corrispondenti alla formazione inclusiva con BES
  • 3 CFU/CFA in materie linguistico-digitali
  • 4 CFU/CFA in discipline relative alle scienze umane (sociologia, psicologia e antropologia)
  • 2 CFU/CFA in metodi volti alla didattica
  • 2 CFU/CFA di legislazione scolastica
  • 16 CFU/CFA nella classe di concorso interessata, per tutte le materie di indirizzo specializzate nelle discipline e tecniche da applicare in ambito scolastico
  • 20 CFU/CFA di tirocinio (15 crediti di tirocinio diretto e 5 di indiretto)

Per concludere la nostra guida vediamo ora come è strutturato il tirocinio e la prova finale.

Corso 60 CFU: tirocinio e prova finale

Come abbiamo anticipato, all’interno del piano di studi dei 60 CFU, sono previsti 20 CFU di tirocinio in presenza, di cui 15 di tirocinio diretto e 5 di tirocinio indiretto. Ma qual è la differenza?

Il tirocinio diretto prevede:

  • L’analisi delle attività in classe, con particolare attenzione alle strategie educative e didattiche adottate.
  • Lo studio delle dinamiche relazionali all’interno delle classi e la valutazione dell’effetto di queste dinamiche sugli approcci educativi.
  • L’osservazione delle riunioni degli organi collegiali, del GLO (Gruppo di Lavoro Operativo) e di altri momenti di discussione e pianificazione collettiva.
  • La partecipazione attiva nella progettazione, esecuzione e valutazione delle attività didattiche, affiancando i docenti esperti.

Le attività di tirocinio indiretto, invece, si focalizzano su:

  • Momenti di riflessione personale e discussioni guidate con i tutor, per analizzare e rielaborare le esperienze vissute.
  • La creazione di una documentazione dettagliata del percorso formativo intrapreso, che culmina nella realizzazione di un portfolio professionale.

Durante queste fasi, ogni tirocinante sarà affiancato da un tutor, che avrà il compito di guidarlo e monitorarne i progressi. Al termine del tirocinio, il tutor redigerà un report dettagliato sulle competenze acquisite dal futuro docente.

La fase conclusiva del corso di abilitazione prevede un esame finale composto da una prova scritta e da una simulazione didattica. La prova scritta consisterà in un elaborato che riflette l’esperienza e le riflessioni del tirocinante durante il periodo di praticantato.

La simulazione, della durata di 45 minuti, vedrà il candidato presentare un progetto didattico, illustrando i contenuti studiati e utilizzando strumenti tecnologici e multimediali. Per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, è necessario che il punteggio complessivo delle due prove raggiunga almeno 7/10.

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