Facoltà di Professioni Sanitarie: università, corsi di laurea, materie ed esami

Facoltà di Professioni Sanitarie: università, corsi di laurea, materie ed esami

Le Facoltà di Professioni Sanitarie inglobano fino a 22 corsi. Tra questi, i principali sono quelli in Fisioterapia, Infermieristica, Ostetricia e Logopedia. Tutte le Università di Professioni Sanitarie prevedono un test di ammissione.

Visti i tanti corsi di laurea disponibili, può essere di aiuto un approfondimento in cui vengono presentati i punti più importanti da conoscere prima di prepararsi per il test d’ingresso. Dalle classi di laurea alla classifica dei migliori atenei, passando per le materie e gli esami.

In questa guida presenteremo anche le università private che propongono nella loro offerta formativa i corsi di Professioni Sanitarie, subito dopo aver elencato i migliori atenei statali. In conclusione, descriveremo quali sono gli sbocchi lavorativi di una laurea in Professioni Sanitarie, rispondendo così a tutti quelli che si domandano cosa fare dopo essersi laureati.

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Università di Professioni Sanitarie: tutti i corsi di laurea triennale e magistrale

Iniziamo con una panoramica completa dei corsi di laurea triennale e magistrale proposti dalle Università di Professioni Sanitarie. Dal corso di laurea triennale in Fisioterapia alla laurea magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie, sono numerosi i corsi a cui gli studenti possono accedere previo superamento del test di ammissione.

Consulta la tabella per scoprire quali sono esattamente i corsi di laurea delle Professioni Sanitarie:

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Facoltà di Professioni Sanitarie: le classi di laurea disponibili

Per quanto riguarda invece le classi di laurea disponibili in Professioni Sanitarie, per i corsi triennali si annoverano L/SNT1, L/SNT2, L/SNT3, L/SNT4, mentre per le magistrali – analogamente – LM/SNT1, LM/SNT2, LM/SNT3 e LM/SNT4.

L/SNT1 è la classe delle lauree in Professioni Sanitarie Infermieristiche e Professione Sanitaria Ostetrica/o. Ad esempio, rientra nella L/SNT1 il corso di laurea in Infermieristica.

Invece alla L/SNT2 fa riferimento la classe delle lauree in Professioni Sanitarie della Riabilitazione. Solo per citare un esempio, nella L/SNT2 rientra il corso di laurea triennale in Fisioterapia.

La classe di laurea L/SNT3 ingloba le le Professioni Sanitarie Tecniche. Tra i corsi di laurea principali si annoverano quelli per Dietista, Igienista dentale e Tecnico Ortopedico.

Infine la L/SNT4 è la classe delle lauree in Professioni Sanitarie della Prevenzione. A titolo di esempio, fanno parte di questa classe i corsi di laurea in Assistente Sanitario e Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro.

Università di Professioni Sanitarie: i migliori Atenei Statali

Quali sono le migliori università di Professioni Sanitarie? Per rispondere a una delle domande più frequenti tra gli studenti, è possibile consultare la classifica redatta ogni anno sugli atenei italiani dal Censis, istituto di ricerca socio-economica fondato nel 1964 e con alle spalle un’attività di oltre 50 anni in questo settore. Di seguito i risultati della classifica Censis delle università italiane (edizione 2022/2023), con riferimento al gruppo disciplinare Medico-Sanitario e Farmaceutico, in cui rientrano appunto le Facoltà di Professioni Sanitarie.

Classifica migliori Università di Professioni Sanitarie in Italia nel 2023 secondo il Censis

  1. Modena e Reggio Emilia: 109,5
  2. Udine: 103,5
  3. Padova: 102,5
  4. Bologna: 101,0
  5. Milano Bicocca: 97,5
  6. Insubria: 97,0
  7. Parma: 95,5
  8. Trieste: 94,0
  9. Milano: 93,5
  10. Sassari: 93,5

Al primo posto l’Università di Modena e Reggio Emilia con 109,5 punti, prima per distacco sull’Università degli Studi di Udine e su quella di Padova, in seconda e terza posizione rispettivamente con 103,5 e 102,5 punti. Fuori dal podio l’Università degli Studi di Bologna, nonostante l’ultima classifica del Censis le assegni 101 punti.

Le altre università italiane presenti nella top 10 dell’edizione 2022-2023 sono tutte sotto i 100 punti. Quinto posto per l’Università Bicocca di Milano, che con 97,5 punti supera di mezzo punto l’Università degli Studi dell’Insubria. In settima posizione l’Università degli Studi di Parma che si mette alle spalle l’Università degli Studi di Trieste, l’Università Statale di Milano e l’Università degli Studi di Sassari. Quest’ultime chiudono appaiate la top 10 a quota 93,5 punti, ma a onor di cronaca con lo stesso punteggio troviamo anche l’Università degli Studi di Verona.

A proposito di Sassari, è l’unica Facoltà di Professioni Sanitarie a rappresentare il Sud Italia, per il resto è un dominio del Nord, in particolare della regione Lombardia che posiziona fino le Università di Milano, Insubria e Milano Bicocca. Ottimo anche l’apporto dell’Emilia Romagna con Parma, Bologna e la prima classifica Modena e Reggio Emilia, senza sottovalutare per questo l’apporto del Nord-Est con Udine, Padova (entrambe sul podio) e Trieste.

L’Università di Modena e Reggio Emilia propone numerosi corsi di laurea in Professioni Sanitarie, tra cui in Dietistica, Fisioterapia, Assistenza Sanitaria e Infermieristica. Così come per tutte le altre Facoltà di Professioni Sanitarie, anche qui vale il discorso inerente il test di ammissione. È possibile consultare il numero di posti a disposizione e le sedi presso il bando di Professioni Sanitarie pubblicato sul sito ufficiale dell’Università.

Rispetto all’Università di Modena e Reggio Emilia, quella di Udine propone un’offerta di corsi di laurea delle Professioni Sanitarie inferiore in numero. Nella sede di Udine i corsi di laurea attivi sono quelli in Infermieristica, Ostetricia, Fisioterapia ed Educazione professionale, mentre a Trieste si segnalano i corsi di laurea interateneo in Tecniche di laboratorio biomedico, assistenza sanitaria e tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia. I posti a disposizione per ciascun corso sono elencati nel Manifesto degli Studi, disponibile sul sito dell’ateneo.

Più corposa l’offerta formativa dell’Università degli Studi di Padova, in cui sono attivi ben 18 corsi di laurea delle Professioni Sanitarie, tra cui Assistenza sanitaria, Educazione professionale, Infermieristica, Logopedia e Fisioterapia. L’accesso a ogni corso richiede il superamento della prova di ammissione, come stabilito da decreto ministeriale. Il test d’ingresso per entrare nelle Facoltà di Professioni Sanitarie di Padova si svolge presso l’Ente Fiera del capoluogo veneto.

Facoltà di Professioni Sanitarie nelle Università Private

In tutta Italia, le università private dove sono attivi corsi di laurea in Professioni Sanitarie sono Hunimed, UniSr, Cattolica, UniCamillus e Campus Bio-Medico. Hunimed è il nome abbreviato di Humanitas Università, l’università privata con sede a Pieve Emanuele (Milano) dedicata alle scienze biomediche e medico-chirurgiche. Sempre a Milano c’è l’Università Vita-Salute San Raffaele, fondata da don Luigi Maria Verzé nella seconda metà degli anni Novanta all’interno dell’Opera San Raffaele. Gli altri tre istituti privati – Campus Bio-Medico, UniCamillus e Cattolica – si trovano invece tutti a Roma.

Presso la Humanitas University sono attivi i corsi di laurea in Infermieristica e Fisioterapia. Per Infermieristica sono disponibili le sedi di Pieve Emanuele, Bergamo, Castellanza (Varese) e Catania. Per entrambi i corsi, il test di ammissione è unico e si svolge di solito nel mese di settembre. Sono previsti 100 quesiti a risposta multipla su chimica, biologia, matematica e fisica e ragionamento logico. Per rispondere alle domande, gli studenti hanno a disposizione 120 minuti.

Chi vuole conseguire la laurea in Professioni Sanitarie presso l’Università San Raffaele di Milano, può scegliere tra quattro corsi di laurea: Infermieristica, Igiene Dentale, Fisioterapia e Ostetricia. A differenza di quanto avviene negli atenei statali, la prova di ammissione si svolge in modalità home based, ossia dal proprio domicilio. Per alcuni studenti può trattarsi di un vantaggio, altri invece potrebbero trovarsi in difficoltà.

Spostandoci da Milano a Roma, all’Università Cattolica del Sacro Cuore i corsi di laurea delle Professioni Sanitarie attivi sono quelli in Dietistica, Fisioterapia, Infermieristica, Igiene Dentale e Logopedia. A questi si aggiungono anche i corsi triennali in Ortottica ed assistenza oftalmologica, Ostetricia, Tecniche audioprotesiche, Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecniche di laboratorio biomedico, Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia, Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva. La maggior parte dei corsi si svolge presso il Policlinico Gemelli di Roma.

Sempre a Roma, l’Università Unicamillus (International Medical University in Rome) prevede cinque corsi di laurea triennale nelle Professioni Sanitarie. Fisioterapia, Infermieristica e Tecniche di Radiologia medica, per immagini e radioterapia si svolgono in lingua inglese, invece i corsi di Ostetricia e Tecniche di laboratorio biomedico si svolgono in lingua italiana. I laureati presso l’università privata della UniCamillus sono abilitati a operare in tutti i Paesi dell’Unione europea e in tanti altri Paesi sparsi per il mondo. Inoltre, gli studenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie svolgeranno il tirocinio presso la ASL Roma 6, l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini, l’Ospedale Sandro Pertini e l’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli.

La quinta e ultima università privata italiana dove sono attivi corsi di laurea in Professioni Sanitarie è il Campus Bio-Medico di Roma. Qui gli studenti possono laurearsi in Infermieristica, Fisioterapia, Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia. Il Campus di Roma si distingue dalla maggior parte degli altri atenei per strutture all’avanguardia e una mega area di 3.000 mq dedicata interamente alla ricerca. Un altro plus è la presenza del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, che consente agli studenti dell’università di coltivare frequenti interazioni fra le varie Facoltà presenti.

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Laurea in Professioni Sanitarie: materie ed esami

Le discipline di base condivise dai corsi di laurea in Professioni Sanitarie rientrano nei rami medico, scientifico e biologico. Tre delle materie più ricorrenti nel percorso di studi accademico sono ad esempio Istologia, Biochimica e Anatomia. Non mancano ovviamente le materie cosiddette caratterizzanti, che identificano ciascun percorso. Queste dipendono in particolare dal corso di laurea scelto, per cui nel corso di laurea in Ostetricia verrà studiata la ginecologia in maniera più approfondita, così come nel corso di laurea in Igiene Dentale sarà dato spazio a una materia come l’igiene dentale appunto.

Un altro aspetto molto interessante dei corsi di laurea delle Professioni Sanitarie è il rapporto tra professionisti e pazienti. Proprio per questo motivo, la maggior parte dei corsi di laurea include materie come Psicologia clinica e Psicologia generale, al fine di preparare lo studente ad affrontare questo delicato aspetto della sua futura professione.

Anche se non si può definire una materia a tutti gli effetti, per la laurea in Professioni Sanitarie ricopre un’importanza significativa il tirocinio. Sono molti i corsi di laurea triennale che prevedono l’inizio del tirocinio fin dal primo anno, dal momento che rappresenta la parte più importante in relazione all’attività pratica. Ciascun tirocinio viene guidato da tutor professionali.

Per quanto riguarda invece gli esami delle Professioni Sanitarie, lo scoglio più difficile da affrontare per ogni studente è la prova di ammissione. Il test d’ingresso è strutturato in una prova di 60 quesiti, di cui il 40% in Logica e cultura generale e il restante 60% suddiviso in parti uguali tra Biologia, Chimica e Matematica e fisica. Gli argomenti dell’esame di ammissione sono di fatto gli stessi del test d’ingresso in Medicina e Chirurgia. Ogni quesito presenta cinque risposte possibili, di cui soltanto una è corretta.

Una volta che si è ammessi, gli esami vertono sulle materie dei corsi. In genere le Università prevedono tre sessioni di esami all’anno, così come tre sessioni di laurea.

Cosa fare dopo la laurea in Professioni Sanitarie? Gli sbocchi lavorativi

Quali sono gli sbocchi lavoratori in Professioni Sanitarie? È questa una delle domande più ricorrenti tra gli studenti interessati. In primis occorre sottolineare come la laurea in Professioni Sanitarie abiliti in automatico il laureato alla professione scelta. Un esempio? Il neolaureato in Fisioterapia può da subito esercitare la professione di fisioterapista, sia come dipendente che da libero professionista. Infatti, la prova finale presenta valore di esame di Stato.

Detto questo, chiunque può svolgere la propria attività in strutture sanitarie private o pubbliche, oppure presso uno studio personale. Volendo, è inoltre possibile scegliere di continuare il proprio percorso formativo con corsi di perfezionamento o master.

Per avere una panoramica più chiara, è possibile suddividere le Professioni Sanitarie in quattro grandi aree: Professioni Infermieristiche, Professioni della Prevenzione, Professioni della Riabilitazione e Professioni Tecniche. Fatto questo, è più semplice per ciascuna individuare gli sbocchi lavorativi:

  • Professioni Infermieristiche: infermiere, infermiere pediatrico, ostetrica
  • Professioni della Prevenzione: tecnico della prevenzione nei luoghi di lavoro, assistente sanitario
  • Professioni della Riabilitazione: fisioterapista, podologo, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, ortottista e assistente di oftalmologia, tecnico della riabilitazione psichiatrica, terapista occupazionale, educatore professionale sanitario
  • Professioni Tecniche: tecnico ortopedico, tecnico di radiologia medica, tecnico della neurofisiopatologia, tecnico di laboratorio biomedico, tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, tecnico audioprotesista, tecnico audiometrista, igienista dentale, dietista

Se si è indecisi su quale settore sanitario scegliere, può essere utile sapere quali sono i lavori che al momento fanno guadagnare di più. Tra questi si annoverano l’infermiere, l’igienista dentale, il dietista e il fisioterapista. Il guadagno più alto è attribuibile agli infermieri, che percepiscono in media uno stipendio di 2.000 euro mensili. Seguono a ruota l’igienista dentale e il dietista, rispettivamente con 1.750 e 1.700 euro. Più che discreto anche lo stipendio del fisioterapista, che si attesta sui 1.500 euro mensili.

Naturalmente, questi stipendi si riferiscono a un profilo da dipendente. Ecco perché figure come fisioterapisti e igienisti dentali, così come chi svolge la professione di dietista nel proprio studio privato, arrivano a ottenere guadagni ben più elevati.

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