Le liti fuori e all’uscita della scuola sono frequenti, e non coinvolgono solo gli alunni. Può accadere che anche tra i genitori, magari in attesa dell’uscita dei propri figli al suono della campanella, possano nascere dei diverbi. Il più delle volte, questi sono passeggeri, magari si risolvono con qualche imprecazione e chi s’è visto s’è visto. Più raramente possono sfociare in liti furibonde, tali da richiedere l’intervento della polizia municipale (solitamente ce ne sono sempre dei rappresentanti in vista dell’uscita dei ragazzi). Ma mai, o almeno crediamo, un litigio tra i genitori ha visto l’uso di un’ascia. Almeno non fino a qualche giorno fa.
Padre minaccia un altro con un’ascia
Questo è quello che è successo ad Andria, in Puglia. Poteva veramente finire in tragedia la lite scoppiata tra due genitori se non fossero intervenuti gli agenti fortunatamente già sul posto. Due uomini hanno iniziato a battibeccare intorno alle ore 13. Quindi i toni si sono eccessivamente alzati fino a quando uno dei due si è recato in macchina. No, non per porre fine alla lite, bensì per aggravarla. E’, infatti, andato a prendere un’ascia nel bagagliaio della propria auto. Ovviamente gli intenti non erano dei migliori. Una volta tornato dall’altro padre, infatti, la sua intenzione era proprio quella di scagliarla sull’uomo. Il tutto con fare molto, ma molto, minaccioso.
L’uomo rischia una denuncia
Nel frattempo è suonata la campanella, ed i ragazzi uscendo da scuola hanno iniziato a vedere quanto stesse accadendo. Si sono naturalmente spaventati. Possiamo dire che non solo non sia stato un bello spettacolo né per loro né per chiunque si sia trovato a passare di lì in quegli istanti. Ma anche che si sia trattato di una scena veramente triste. Fortunatamente, come anticipato, un’agente della polizia municipale – una vigilessa che era lì per direzionare il traffico in vista dell’uscita dei ragazzi – è intervenuta immediatamente evitando il peggio. La vigilessa, nonostante la lite sembrasse sedata, non sicura ha comunque voluto chiamare i rinforzi per fermare ed identificare l’aggressore.
Una volta arrivati gli altri agenti si è proceduto con i dovuti accertamenti riguardanti i soggetti coinvolti e la dinamica dei fatti. Come è ovvio dedurre, quello che è stato chiarito fosse l’aggressore, è stato condotto presso gli uffici del Comando della Polizia Locale. Si trova attualmente in stato di fermo al fine di decidere della sua sorte. Affidata, questa, a quanto disporrà il sostituto procuratore della Repubblica di turno. Ovviamente l’uomo rischia una denuncia per quanto fatto.
Leggi anche:
- Genitori picchiano figli per brutti voti, condannati a risarcire 20mila euro
- Padre picchia professore in classe: aveva messo 5 alla figlia