Pagella dirigenti scolastici al via

Pagella dirigenti scolastici al via: la soddisfazione di Valditara

Il ministro dell'Istruzione ha firmato un decreto che introduce una pagella per i dirigenti scolastici, valutando il raggiungimento di specifici obiettivi
Pagella dirigenti scolastici al via: la soddisfazione di Valditara

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato un decreto “storico” che introduce il Sistema nazionale di valutazione dei risultati dei dirigenti scolastici. Il provvedimento stabilisce una vera e propria pagella per i presidi, che saranno valutati in base al raggiungimento di specifici obiettivi. Questa valutazione influirà direttamente sulla loro retribuzione di risultato, che fino ad oggi veniva assegnata in modo indifferenziato.

L’iniziativa rappresenta un cambiamento significativo nel settore scolastico, colmando un vuoto normativo che perdurava da 25 anni e che era stato più volte segnalato a livello istituzionale.

Caratteristiche del sistema

Il nuovo sistema prevede una precisa fase di assegnazione degli obiettivi, compresi quelli di rilevanza regionale, che i dirigenti scolastici dovranno raggiungere durante il loro mandato. La valutazione viene affidata ai direttori degli Uffici scolastici regionali, che monitoreranno il conseguimento dei risultati prefissati.

Il processo garantisce ai dirigenti la possibilità di un contraddittorio attraverso un organismo di garanzia appositamente istituito. Come sottolineato dal ministro Valditara, questo approccio è orientato alla crescita professionale dei dirigenti scolastici, figure chiave per l’efficienza del sistema educativo. Il loro operato sarà ora valutato secondo criteri oggettivi, superando la precedente prassi di distribuzione generalizzata della retribuzione di risultato.

Critiche sindacali al sistema

Le reazioni dei sindacati al nuovo sistema di valutazione sono state fortemente critiche. La Flc Cgil ha denunciato l’operazione come un tentativo di controllo diretto sull’attività dei dirigenti scolastici, definendola uno strumento per smantellare l’autonomia scolastica garantita dalla Costituzione. Il sindacato ha inoltre evidenziato come il sistema manchi della sua principale finalità di valorizzazione e sviluppo professionale del dirigente.

Particolarmente severo il giudizio di Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola, che ha criticato la procedura in quanto metterebbe i presidi in competizione tra loro, trattandoli alla stregua di top manager aziendali. D’Aprile ha inoltre sottolineato l’impossibilità per un direttore generale di valutare effettivamente il lavoro di ogni dirigente, definendo il processo arbitrario e ribadendo che la scuola non può essere gestita come un’azienda.

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