In un istituto in provincia di Pavia, una studentessa ha contestato il proprio voto finale di maturità, equivalente al punteggio di 80/100. Sebbene la valutazione non sia affatto negativa, la ragazza sembra non essere stata contenta dell’esito assegnato dai professori, quindi ha deciso di provare a tutelarsi facendo ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale).
L’obiettivo dell’allieva era quello di revocare la valutazione stabilita dalla commissione, sentendosi non valorizzata in modo meritocratico dopo cinque anni di studio costante, e soprattutto di sacrifici.
Infatti, la media di uscita della ragazza dall’intero percorso scolastico era dell’8. Il punteggio di 80 punti all’esame di maturità ha destato un forte disappunto all’alunna, poiché ha potuto constatare delle differenze tra la sua media generale in precedenza e la valutazione finale.
Non soddisfatta del risultato, la studentessa ha così fatto ricorso per vie legali, ma purtroppo ottenendo una risposta negativa. Infatti, il TAR ha deciso di non accogliere la richiesta.
I ricorsi al tribunale amministrativo regionale sono decisamente aumentati negli ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda la revisione di esiti inerenti a prove ed esami importanti, proprio come quello di maturità. Un elemento che potrebbe, in parte, aver condizionato questo incremento di istanze al TAR, potrebbe essere stato il periodo della pandemia Covid, in cui molti studenti hanno trovato estrema difficoltà a portare avanti in modo positivo il proprio percorso di studi. Quello che traspare in questo caso è che a volte percorsi complicati o contesti difficili, possano suscitare alcuni dubbi sui giudizi dei docenti.
L’appello respinto dal TAR
Dopo una attenta valutazione da parte del tribunale amministrativo regionale, lo stesso organo legale ha deciso di non andare incontro alla richiesta della ragazza, bocciando così la petizione. Il TAR, ha infatti stabilito in modo definitivo che tutti i parametri di giudizio utilizzati dalla commissione d’esame erano perfettamente corretti e oggettivi.
Dopo aver esaminato il ricorso presentato, il giudice del TAR ha confermato valida la valutazione dell’alunna di 80/100, bloccando così la richiesta di revoca dell’esito finale assegnatole.
L’esame di maturità, dopotutto, è da sempre ritenuto un contesto difficile e critico per moltissimi studenti. Infatti, un esito finale al di sotto delle aspettative potrebbe capitare a diversi ragazzi, reduci da un percorso lungo cinque anni e colmo di sacrifici e dedizione allo studio. Per questo, sono sempre di più le istanze di protesta al TAR, riguardo moltissime valutazioni delle prove di maturità. La tendenza del TAR è quella di non considerare la maggioranza dei ricorsi da parte degli alunni, sempre più esortati a tentare di revocare e cambiare di conseguenza una valutazione finale conferita. Infatti, secondo una statistica, il tribunale amministrativo accoglie 1 ricorso su 10, in base alle petizioni presentate e alla loro gravità o complessità.