In Italia, l’istruzione tecnica e professionale sta attraversando un cambiamento epocale: l’introduzione del percorso 4+2. La riforma, annunciata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, sta guadagnando consensi significativi in tutta la penisola, con oltre 100 scuole che hanno già manifestato interesse nell’adottare questo innovativo modello formativo.
Una riforma ben accolta in tutta Italia
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha dichiarato che la risposta a questa iniziativa è stata “eccezionale”. Le regioni che hanno mostrato il maggiore entusiasmo sono la Lombardia, il Lazio, la Campania, la Puglia, la Calabria e la Sicilia. “C’è voglia di crescita, di riscatto, di un collegamento sempre più stretto tra mondo del lavoro e mondo della scuola. La cosa che mi è piaciuta molto è che sono state tante le filiere, e filiere anche molto ricche, quindi con molte imprese coinvolte. In alcune realtà è stato fatto un progetto davvero straordinario. Sono stati smentiti coloro che pensavano che la riforma in via sperimentale fosse un fallimento” ha sottolineato il Ministro, evidenziando il desiderio di allineare l’istruzione alle esigenze reali del mercato del lavoro. “Sono percorsi quadriennali che consentono al giovane di entrare prima nel percorso degli Its Academy, nel percorso universitario o direttamente nel mondo del lavoro e risparmiare un anno”.
Il diploma in 4 anni: una nuova prospettiva per gli studenti
Il fulcro della riforma consiste nel conseguire il diploma al termine del quarto anno di istruzione tecnica e professionale. Il percorso 4+2, infatti, si propone di preparare gli studenti in modo più rapido per favorire il loro ingresso nel mondo del lavoro o per continuare gli studi con i due anni agli Its o all’università.
Un altro elemento chiave della riforma riguarda il coinvolgimento attivo del mondo del lavoro. Gli studenti potranno contare su un ambiente di apprendimento che integra le conoscenze teoriche con le richieste pratiche delle aziende. “Tutte le associazioni di categoria non solo hanno condiviso pienamente questa riforma, ma ci hanno chiesto di partire rapidamente perché il mondo della produzione ha un drammatico bisogno di competenze” ha spiegato ancora il Ministro Valditara.
Adesioni diffuse con più di 100 scuole già coinvolte
Oltre 100 istituti scolastici localizzati in varie regioni italiane hanno espresso il desiderio di adottare i nuovi percorsi 4+2 con il via ufficiale della sperimentazione previsto per l’anno scolastico 2024-2025. Si tratta di un numero significativo, che dimostra l’entusiasmo e la volontà delle scuole di abbracciare un cambiamento che promette di offrire agli studenti una preparazione più rapida e mirata. Con questi nuovi percorsi saranno rafforzate le materie base come italiano, matematica e inglese offrendo poi a ciascun studente la possibilità di personalizzare il proprio percorso educativo in base alle proprie aspirazioni e agli obiettivi di carriera.
Un’istruzione più internazionale
La riforma include anche un focus sull’internazionalizzazione dell’istruzione. Gli studenti avranno l’opportunità di svolgere stage all’estero e di interagire con un ambiente educativo più ampio: aspetti oggi fondamentali per preparare gli studenti a un mondo sempre più globalizzato, fornendo loro esperienze che vanno al di là dei confini nazionali.