Pescara: 3 giovani assaltano la scuola, ma era uno scherzo di Halloween - Studentville

Pescara: 3 giovani assaltano la scuola, ma era uno scherzo di Halloween

A Montesilvano, tre diciottenni hanno assaltato una scuola, creando panico e disagi. Sono state chiamate le Forze dell'Ordine, ma alla fine si trattava di uno scherzo. I ragazzi sono stati denunciati dopo gli interrogatori.
Pescara: 3 giovani assaltano la scuola, ma era uno scherzo di Halloween

Una bravata di tre ragazzi ha messo in allarme una scuola di Montesilvano in Abruzzo, in provincia di Pescara. Intorno alle ore due pomeridiane sono scattati gli allarmi alla questura del capoluogo, dove sono giunte diverse segnalazioni di ciò che stava accadendo presso l’istituto comprensivo di Villa Verrocchio.

Testimonianze riportano che tre diciottenni hanno pensato di inscenare un vero e proprio assalto alla scuola, approfittando della confusione in concomitanza del termine delle lezioni. I ragazzi, mascherati e vestiti con abbigliamento tattico militare, hanno fatto irruzione nei locali scolastici armati di katane, fucili, pistole e riproduzioni di kalashnikov. I tre hanno così creato panico e scompiglio presso gli alunni, il personale docente e le famiglie, che erano presenti per accogliere i propri figli dopo le lezioni.

Alcuni genitori hanno segnalato per primi i fatti alle Forze dell’Ordine, le quali sono intervenute prontamente grazie alla coordinazione dell’ufficiale Pierpaolo Varrasso, che ha messo a disposizione del servizio alcune pattuglie di Polizia. L’azione di intervento è stata supportata anche dai Carabinieri, dimostrando piena collaborazione tra i due corpi militari.

Le prime impressioni, ascoltando le denunce giunte in questura da chi era sul posto, portarono a pensare che si fosse di fronte ad una operazione terroristica, replicando ciò che è accaduto qualche tempo fa in Francia. Per tale motivo, i poliziotti sono subito intervenuti attuando delle misure cautelative di estrema sicurezza, soprattutto dopo i recenti fatti di guerriglia accaduti in altri Paesi mondiali.

I fatti e le conseguenze della bravata

Solo successivamente, si è scoperto che i tre ragazzi avevano programmato uno scherzo di Halloween, con maschere e volto coperto, con lo scopo di non farsi riconoscere e pensando di scamparla. In realtà, i protagonisti sono stati individuati e rintracciati poco dopo dalla Polizia, prima di essere portati in caserma ed essere interrogati. Ovviamente le armi sono state requisite dalle Forze dell’Ordine che ne hanno tracciato le caratteristiche.

Le pistole e i kalashnikov si sono rivelati fedeli riproduzioni di armi vere, ma non funzionanti, mentre i fucili erano vere attrezzature da softair. Le katane, invece, sono risultate realmente pericolose e catalogate tra l’equipaggiamento di cui è possibile l’acquisto, dietro presentazione del porto d’armi concesso all’acquirente. Nonostante ciò, i ragazzi non avrebbero comunque potuto portarle con sé, anche per un semplice scherno di Halloween.

I protagonisti della bravata, non in possesso delle licenze richieste per detenzione, hanno ammesso il loro fine goliardico. Probabilmente, anche a loro la situazione è leggermente “sfuggita” di mano, ma questo non ha intenerito le Forze dell’Ordine, le quali hanno esposto una denuncia per porto abusivo d’armi e procurato allarme. Inoltre, i tre, sono stati condannati al pagamento di una sanzione amministrativa per aver utilizzato regolari fucili da softair in ambiente pubblico e senza permesso. Questo genere di attrezzatura, deve essere impiegato soltanto nel campo gara di questa disciplina sportiva e non in altri contesti.

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