Peste nera: le cause dell’epidemia
Quando si parla di peste nera si fa riferimento all’enorme epidemia di peste che colpì tutta l’Europa tra il 1347 e il 1352 uccidendo almeno un terzo della popolazione del continente. Il responsabile della peste è stato un bacillo parassita del topo dal nome “Yersinia pestis”, dal nome del medico francese Alexandre Yersin che poi lo scoprì nel 1894. Probabilmente la peste ebbe origine da un focolaio situato ai piedi dell’Himalaya: fu lì che il bacillo trovò le condizioni climatiche e biologiche ideali per svilupparsi ed impiantarsi stabilmente nelle colonie di roditori che popolavano la regione. La zona in questione era attraversata dalle carovane della Via della Seta che, quindi, trasportarono il bacillo in tutta Europa.
Peste nera: la diffusione dell’epidemia
Nella pelliccia dei topi erano presenti le pulci che, dopo aver succhiato il sangue degli animali, riuscirono a trasmettere con facilità il bacillo anche l’uomo. Inizialmente i roditori furono trasportati con le carovane dall’Himalaya in Cina fino ad arrivare alla colonia genovese di Caffa in Crimea. Nel 1347 le navi genovesi attraccarono nel porto della città di Messina che fu contagiata automaticamente dalla peste nera. Dalla Sicilia l’epidemia si estese facilmente nel Nord Africa e in tutta l’Italia fino a Venezia. Da lì il contagio colpì la Francia, la Spagna, i Paesi Bassi, la Svizzera, la Germania, l’Austria, l’Ungheria, la Scandinavia e la Svezia, fino ad arrivare addirittura in Russia.
Peste nera: le conseguenze dell’epidemia
La diffusione enorme della peste nera fu dovuta da un lato dalla velocità di con cui i topo infettati si riproducevano, dal’altro dalle scarse condizioni igieniche in cui viveva la popolazione in quel periodo. Tra il 1347 e il 1352 l’epidemia provocò una vera e propria crisi demografica in Europa: ci furono più di trenta milioni le vittime, circa un terzo degli abitanti del continente. La peste, inoltre, non scomparve e tornò dopo il 1350 a colpire ciclicamente: si ripresentava ogni dieci-quindici anni in varie zone europee. Solo grazie ai progressi della medicina e ad una corretta politica sanitaria, la peste fu debellata come malattia endemica nel corso del XVIII secolo.
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