L’aumento delle “patologie mentali” tra i giovani
La salute mentale è un aspetto fondamentale della vita delle persone, soprattutto per giovani, i quali hanno il bisogno di trovare il proprio equilibrio durante la fase di crescita. Ebbene, secondo alcune ricerche, in Europa la situazione dei ragazzi risulta preoccupante. Infatti, sembra che ci sia un incremento, soprattutto tra i ventenni, di disturbi mentali non curati e non presi in considerazione.
Tra questi disagi vengono considerati problemi come la depressione, il bullismo, l’anoressia, la bulimia e le molteplici dipendenze. Inoltre, sempre più ragazzi e ragazze hanno difficoltà ad avere “buoni” rapporti con i propri famigliari, anche con i docenti e i compagni della scuola frequentata.
In merito a ciò, l’UNICEF ha pubblicato dei dati importanti che dovrebbero essere uno spunto di riflessione.
I dati rilasciati dall’UNICEF
Il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia ha affrontato il tema della salute mentale dei ragazzi, analizzando la situazione globale. Ebbene, secondo l’UNICEF in Europa ci sono circa 11 milioni di giovani, non ancora ventenni, affetti da disturbi mentali. Questo dato è l’equivalente al 13% degli studenti in età scolare.
Un altro studio, effettuato dalla Fondazione Don Luigi Di Liegro di Roma, conferma il fenomeno. A tal proposito, sono aumentate le domande per il supporto psicologico. Nel 2023, nelle prime sei mensilità, un terzo dei ragazzi sotto i trent’anni hanno chiamato diversi sportelli psicologici per la richiesta di supporto.
Negli ultimi anni si sono verificati anche degli aumenti sui disagi degli studenti a scuola, sempre più in difficoltà a gestire la propria formazione e i rapporti con gli insegnanti e la famiglia. Viste le problematiche, sono sempre di più gli alunni bisognosi di BES, ossia i Bisogni Educativi Speciali, un supporto scolastico specifico per casi necessitanti.
Inoltre, le chiamate alla Fondazione di Roma provengono da ragazzi e ragazze di tutta Italia, con una prevalenza dalle aree limitrofe alla Capitale.
Le dichiarazioni della segretaria della Fondazione di Roma
In merito al problema, si è espressa la segretaria Luigina Di Liegro, una delle figure responsabili della Fondazione Don Luigi di Liegro:
“A chiamare sono per lo più familiari e amici, preoccupati per qualcuno, lamentando la mancanza di attività promosse per chi è affetto da una patologia specifica e che spesso si trova a casa da solo, senza un contatto diretto con i centri di salute mentale”.
Inoltre, la donna ha aggiunto alle sue dichiarazioni all’ANSA:
“L’aumento di richiesta di aiuto da parte degli Under 30 deve spingere le istituzioni e chiunque si occupi di salute mentale ad aprire loro un canale privilegiato. Bisogna investire maggiormente in una rete di servizi psicosociale per le famiglie”.
In conclusione, la Fondazione di Roma cercherà sempre di dare il massimo supporto psicologico in base alla richieste di aiuto sul territorio italiano, sebbene la situazione generale problematica non debba essere messa in secondo piano.