Più sanzioni per chi offende e picchia gli insegnanti. La richiesta del presidente dell'ANP - Studentville

Più sanzioni per chi offende e picchia gli insegnanti. La richiesta del presidente dell'ANP

Il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, ha chiesto a Valditara maggiori misure e inasprimenti delle sanzioni per chi commette violenza sul personale scolastico.
Più sanzioni per chi offende e picchia gli insegnanti. La richiesta del presidente dell'ANP

Un’istanza importante da parte di Antonello Giannelli

In vista delle molteplici aggressioni accadute nell’ultimo periodo da parte sia degli studenti, sia dei genitori sul personale docente, gli specialisti e le istituzioni stanno lavorando per limitare ed eliminare il drammatico fenomeno in Italia.

A tal proposito, il presidente dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi) Antonello Giannelli, ha posto al Ministro del MIM una domanda ben precisa: inasprire le pene e le sanzioni per chi commette aggressioni verbali e fisiche sugli insegnanti e l’intero personale scolastico.

Le dichiarazioni di Giannelli sul problema della violenza sugli insegnanti

Durante un intervento del 18 novembre 2024 al programma Unomattina in onda sul primo canale Rai, il presidente dell’ANP ha parlato delle molteplici aggressioni in ambito scolastico sul personale docente, dichiarando:

Credo ci sia una generale perdita di fiducia nei confronti della scuola, un po’ di tutte le istituzioni pubbliche.  Se pensiamo che questo accade anche nei confronti degli operatori sanitari, ci rendiamo conto della gravità e della diffusione di questo fenomeno”.

Inoltre, Giannelli ha aggiunto:

“Dunque credo si debba fare di tutto per recuperare. Le iniziative del ministro Valditara vanno in questa direzione, però è evidente che riuscire a prevenire tutti questi episodi che non esito a definire criminali è veramente molto difficile, non possiamo mettere forze dell’ordine in qualunque scuola”.

Tale intervento è in riferimento all’ultimo caso di aggressione grave, avvenuto a Castellammare di Stabia, dove trenta genitori hanno percosso una docente di sostegno.

Le dichiarazioni del Ministro del MIM e norme già attive

In merito a ciò e all’episodio in provincia di Napoli, ha risposto Giuseppe Valditara con un post su X:

La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia. Sul caso di Scanzano l’Usr della Campania farà piena luce, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di giustizia fai-da-te contro un’insegnante. L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”.

Interessante e significativo è analizzare la quantità di reati e aggressioni sugli insegnanti denunciate e registrate da Vittorio Pisani, capo della Polizia.

In un solo anno si sono verificate 133 violenze fisiche negli istituti superiori, 70 aggressioni commesse da alunni e il rimanente da genitori. Sebbene questo numero non rappresenti la totalità sul territorio nazionale, occorre porre molta attenzione e certamente non mettere in secondo piano questi reati.

Che cosa ha fatto il Governo per limitare il fenomeno di violenza nelle scuole sul personale docente?

Ebbene, esiste già una normativa conosciuta come la Legge Sasso (n.4 del 25 marzo). Con questa norma, sono previste delle sanzionipiù dure” su chi commette violenza sul personale scolastico, con un drastico inasprimento delle pene. Secondo la Legge, da 5 anni di reclusione si prevedono invece 7 anni e mezzo per aggressioni fisiche e da 3 anni a 4 e mezzo per chi oltraggia le autorità e il personale docente.

Inoltre, l’articolo 3 della Legge Sasso prevede multe importanti che partono da 500 euro a 10.000 euro, da saldare alla scuola dove è avvenuta l’aggressione fisica o verbale.

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