Un insegnante di Bassano del Grappa ha fatto una scoperta scioccante nella sua classe: uno studente aveva portato una pistola scacciacani a scuola. La teneva nello zaino, proprio insieme ai libri. Nonostante la sorpresa iniziale, l’insegnante ha fatto la cosa giusta e ha denunciato immediatamente l’episodio. Così come riportato sul Giornale di Vicenza, lo studente si era presentato in classe con una pistola, una riproduzione di una Berta cal. 9, con il caricatore ma priva del tappo rosso. Quali fossero le intenzioni del ragazzo non è chiaro, ma quello che è certo, è che le conseguenze sarebbero potute essere veramente spiacevoli.
Studente porta pistola scacciacani a scuola
Il professore si è accorto dell’arma per via della canna, che spuntava fuori dallo zaino. Questo particolare ha naturalmente catturato l’attenzione del docente che, dopo essersi accertato della presenza della pistola, ha immediatamente avvertito il dirigente scolastico. Quest’ultimo ha dapprima sequestrato l’arma, quindi l’ha consegnata alla Guardia di Finanza. Il ragazzo è stato condotto fuori dalla classe ed i suoi genitori sono stati convocati a scuola. Come ha reagito lo studente in tuto questo? Il ragazzo ha dapprima negato che la pistola fosse sua. Addirittura dicendo che l’arma fosse del padre. Una volta arrivato a scuola, quest’ultimo ha negato il tutto, rimanendo particolarmente stupito dall’accaduto e dal gesto del figlio, totalmente inaspettato.
Al Tribunale dei Minori la decisione
La sicurezza degli studenti deve essere la priorità assoluta in ogni scuola e l’insegnante ha dimostrato prontezza in tal senso. La sua azione rapida ha contribuito a garantire che la scuola rimanesse un luogo sicuro per tutti gli studenti della classe e, verosimilmente, per tutti i presenti nella scuola. Il possesso di armi – da fuoco o scacciacani come in questo caso – non è mai accettabile in un ambiente scolastico, e la scoperta di questa pistola ha messo in evidenza la necessità di maggiori controlli di sicurezza e di una maggiore attenzione alla prevenzione delle violenze. La scuola deve essere un luogo in cui gli studenti possono apprendere e crescere in sicurezza e questo insegnante ha dimostrato che è possibile garantire questa sicurezza attraverso un’azione tempestiva. Fortunatamente tutto è finito per il meglio senza che alcuno sia rimasto ferito. Ma le conseguenze sarebbero potute essere veramente gravi. Adesso non resta altro da fare che attendere la decisione del Tribunale dei Minori, l’istituto competente in questo caso.
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