Lui si chiama Pietro Gentili, ha 19 anni ed ha appena superato l’esame di maturità con il massimo dei voti. Cosa c’è di eccezionale? Che Pietro è stato vittima di un incindente lo scorso aprile, incidente che ne ha causato un lungo ricovero in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale le “Le Scotte” di Siena. Il ragazzo, che è stato in coma per ben 10 giorni, una volta dimesso si è rimboccato le maniche ed ha sostenuto l’esame di stato ottenendo 100/100. Ma approfondiamo la sua storia.
L’incidente ed il coma
Era la notte tra il 1 e il 2 aprile quando, cadendo da un muretto alto tre metri al termine di una serata di festa in una discoteca di Capoliveri (Isola d’Elba), è finito in coma gettando nello sconforto gli amici, la famiglia e chiunque lo conoscesse. La sua situazione era apparsa fin da subito critica, tanto che era stato necessario il trasporto d’urgenza in elisoccorso all’ospedale. Pietro aveva dovuto affrontare un percorso di cure intense somministrate dal servizio sanitario toscano. La caduta gli aveva infatti causato due emorragie cerebrali, una delle quali aveva richiesto una delicata operazione chirurgica.
Fortunatamente, per la serie “tutto è bene quel che finisce bene”, un mese e mezzo dopo il tragico evento è tornato a casa. Il padre di Pietro aveva dato la bella notizia tramite un post condiviso sui social. Il ragazzo, tornato alla sua quotidianità, si è dimostrato fin da subito pronto a riprendere in mano la sua vita e soprattutto gli studi, in quello che era un anno cruciale per la sua carriera scolastica, l’anno della maturità presso il Liceo Classico Foresi di Portoferraio (Livorno).
L’esame di maturità ed il massimo dei voti
Date le premesse, probabilmente non ci si aspettava che Pietro potesse rientrare tra i dieci studenti dell’Istituto che hanno raggiunto il voto di 100/100. Un risultato straordinario, la meritata conclusione del percorso di studio che ha dovuto portare avanti con una dedizione sicuramente maggiore di molti suoi coetanei. Se ci pensiamo, ha passato in ospedale – e quindi lontano da scuola senza avere la possibilità di seguire le lezioni – un mese al fine di potersi sottoporre alla necessaria riabilitazione. Tornato in tempo appena per sostenere gli esami, alla notizia del voto ha dichiarato “Non mi aspettavo il 100 alla maturità, è andata bene”. Eppure è successo, e la soddisfazione non potrebbe essere più grande.
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