Preside scrive post contro il governo, la Lega ne chiede il licenziamento

Preside scrive post contro il governo, la Lega ne chiede il licenziamento

Un dirigente scolastico di Udine è al centro delle polemiche per post critici nei confronti del governo, sollevando importanti questioni sull'uso dei social.
Preside scrive post contro il governo, la Lega ne chiede il licenziamento

Un dirigente scolastico di un istituto di Udine è finito al centro delle polemiche per aver pubblicato sui social media post fortemente critici nei confronti del governo. Nel mirino delle sue dichiarazioni sono finiti la premier Giorgia Meloni, il vicepremier Matteo Salvini e il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

La vicenda solleva importanti questioni riguardo all’utilizzo dei social network da parte dei dipendenti pubblici, specialmente in ruoli di responsabilità istituzionale.

Intervento politico

Le critiche espresse dal preside sui social media hanno scatenato una forte reazione politica, in particolare da parte dell’europarlamentare della Lega Anna Maria Cisint. L’ex sindaca di Monfalcone, definita dal dirigente scolastico “pasionaria bisiaca”, ha richiesto un intervento immediato del ministro Valditara per la rimozione del preside dal suo incarico.

La questione, documentata in dettaglio, ha sollevato un acceso dibattito sulla libertà di espressione dei dipendenti pubblici. Secondo Cisint, chi utilizza la scuola per fini politici e ideologici, screditando studenti e istituzioni, non dovrebbe avere alcun ruolo nell’istruzione pubblica.

Contesto normativo e uso dei media digitali

Il D.P.R. n. 81 del 13 giugno 2023 ha introdotto importanti modifiche al Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, regolamentando l’uso dei social media. La norma stabilisce che le opinioni espresse online non devono essere riconducibili all’amministrazione di appartenenza, richiedendo prudenza e rispetto nelle interazioni digitali.

È vietato qualsiasi commento che possa danneggiare il prestigio delle istituzioni, anche se pubblicato su profili personali. Il decreto raccomanda inoltre l’adozione di una social media policy per definire linee guida e misure disciplinari specifiche.

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