Presidente pensaci tu:non far copiare alla maturità! - Studentville

Presidente pensaci tu:non far copiare alla maturità!

Il presidente della Associazione nazionale dei Dirigenti Scolastici ha scritto al Presidente della Repubblica Napolitano per prevenire che i ragazzi copino da internet durante gli esami di maturità

Maturità alle porte, presidi in allarme – Il conto alla rovescia per l'inzio degli esami di maturità 2013 è iniziato. Se pensate che a temere i quattro "maledettissimi" giorni della maturità siate solo voi studenti vi sbagliate: anche i prof odiano la maturità! E persino i presidi, costretti ad organizzare tutto e vigilare su gli studenti che ogni anno inventano sempre nuovi strataggemmi per copiare durante gli esami, aiutati dalle nuove tecnologie.

I presidi chiedono aiuto a Napolitano – E mentre la macchina organizzativa per la maturità 2013 ha già preso il via ecco Giorgio Rembado, presidente della Associazione nazionale dei Dirigenti Scolastici, che ha deciso di chiedere aiuto a Giorgio Napolitano, recentemente rieletto Presidente della Repubblica. Cosa dovrebbe fare Napolitano? Trovare il mondo di evitare "i brogli" tecnologici che gli studenti fanno alla maturità. Insomma, fare in modo che copiare su internet alla maturità non sia così facile. Ci riusciranno i nostri eroi?

Mentre vi invitiamo a tenere d'occhio la nostra sezione maturità 2013, per tutte le news sugli esami, vi riportiamo parte della lettare che Il Preside dei Presidi ha inviato a Napolitano.

"Purtroppo, da alcuni anni, si rinnovano le segnalazioni di episodi che intaccano la regolarità delle
prove, e con esse la credibilità ed il prestigio dell’istituzione scolastica: comportamenti di singoli, resi più facili dalla disponibilità di tecnologie di comunicazione telematica ormai alla portata di tutti. Da qui la pratica sempre più diffusa del plagio, soprattutto in sede di prove scritte, cui i mezzi di comunicazione danno in quei giorni grande eco. [..] In vista dei prossimi esami, abbiamo perciò pensato di rivolgerci a Lei, Signor Presidente,affinché – nelle forme che riterrà opportune – faccia sentire la Sua voce a tutela del prestigio della scuola pubblica e della regolarità delle prove che ne certificano gli esiti"

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