PRIMA PROVA 2017 ANALISI DEL TESTO: RISPOSTE E SOLUZIONI
Il mistero è stato finalmente svelato e sappiamo che l’autore dell’analisi del testo della Prima Prova Maturità 2017 è Giorgio Caproni, un poeta quasi sconosciuto agli studenti, ma la cui poesia, Versicoli quasi ecologici, risulta semplice da analizzare. Ecco tutte le info e l’analisi del testo svolta:
- Prima Prova 2017 Giorgio Caproni: analisi del testo e biografia
- Versicoli quasi ecologici di Giorgio Caproni: analisi e commento
Chissà chi avrà scelto la tipologia A di prima prova e se ha incontrato difficoltà! Noi in ogni caso siamo qui con voi e stiamo seguendo live tutto quello che succede e stiamo svolgendo in diretta le tracce che vi sono state consegnate questa mattina. E, proprio qui, vi forniamo tutte le risposte e le soluzioni dell’analisi del testo di Versicoli quasi ecologici.
Segui i live della prima prova:
PRIMA PROVA MATURITÀ 2017, ANALISI DEL TESTO: VERSICOLI QUASI ECOLOGICI
Innanzitutto, ecco il testo della poesia:
Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: “Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra”.
PRIMA PROVA 2017, TIPOLOGIA A: COMPRENSIONE DEL TESTO
Vediamo innanzitutto di svolgere per prima cosa la parte di comprensione del testo, che riguarda il contenuto della poesia. La lirica fa parte della raccolta Res Amissa ed è incentrata sull’inquinamento ambientale. Il poeta ammonisce l’uomo invitandolo a non deturpare il paesaggio ambientale distruggendo la fauna marina e terrestre. Non bisogna esaltare chi per profitto esercita una pesca violenta perché, con il poco rispetto, la natura potrebbe avere effetti devastanti. E forse, conclude Caproni, la natura starebbe decisamente meglio senza l’uomo, mentre l’uomo, che nonostante tutto si comporta in modo così crudele, non potrebbe vivere senza foreste e animali.
PRIMA PROVA MATURITÀ 2017: ANALISI DEL TESTO GIORGIO CAPRONI
Adesso invece passiamo alla seconda parte, l’analisi del testo. Ecco le risposte ai quesiti:
2.1. La poesia, dal titolo eloquente, può essere collegata al titolo della raccolta completa di cui fa parte, Res Amissa. L’espressione infatti, che significa “cosa perduta”, allude al fatto che il nostro mondo sta per perdersi a causa del cattivo comportamento dell’essere umano, che sfrutta le risorse senza preoccuparsi delle conseguenze.
2.2. La poesia è costituita da un’unica strofa, tuttavia possiamo suddividerla in due parti. La prima parte va dal verso 1 al verso 10 e contiene una sorta di ammonimento nei confronti dell’essere umano, il quale danneggia prepotentemente l’ambiente. Nella seconda parte (vv. 10-18) sono evidenziate le conseguenze di questo comportamento e ci sono le considerazioni dell’autore, il quale afferma che senza natura l’uomo non può esistere, ma la natura starebbe meglio senza di lui.
2.3. Con verbi come uccedere, soffocare e fulminare il poeta accentua il comportamento negativo dell’essere umano, personificando quasi gli elementi naturali.
2.4. L’espressione che evidenzia le motivazioni dell’uomo è “per profitto”, al v. 7. L’essere umano agisce seguendo la religione nel guadagno, trascurando le conseguenze negatiche che potrebbero esserci.
2.5. La società spesso premia questi comportamenti negativi, e ciò lo notiamo al v. 9 in cui Caproni dice “non fatelo cavaliere del lavoro”, vale a dire non esaltate chi distrugge l’ambiente solo per arricchirsi.
2.6. Nei versi finali (12-18), il messaggio dell’autore è chiaro: la natura vivrebbe meglio senza l’uomo, ma l’uomo respirerebbe a fatica in un mondo quasi completamente “guasto”.
2.7. Il mondo, sempre più inquinato dalle azioni umane, viene definito “sempre più vasto paese guasto”. Chi resta sospira, sia perché assiste al degrado ambientale, sia perché sa che presto toccherà a l’uomo fare la stessa fine.
2.8. La poesia è costruita con periodi chiari e semplici, anche se a volte alcuni termini risultano poco chiari in quanto vengono utilizzati con intenti metaforici. L’immersione totale nel mondo della natura avviene graze ad alcuni termini specifici come lamantino, galagone, pino e libellula. I versi sono di varia misura e sono presenti molti enjambement: tra il verso 7 e 8, 9 e 10, 14 e 15. Nel testo ci sono anche delle rime: vento-lamento, lamantino-pino, foresta-resta. Presenti anche le assonanze (bella-terra) e consonanze (cavaliere-amore).
PRIMA PROVA 2017 INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA: VERSICOLI QUASI ECOLOGICI
Nell’ultima parte occorre fare un confronto con altre opere. La tematica analizzata nella poesia è molto attuale, e diciamo che siamo soliti venirne a contatto attraverso saggi, articoli o immagini alla TV. La poesia su un tale argomento sembra dunque abbastanza insolita, ma non è nuova: è vero, abbiamo visto differenti immagini della natura a partire dalla letteratura classica, in cui i paesaggi sono tranquilli e sognanti. Abbiamo assistito alla natura in tempesta, minacciosa, alla natura crudele di Leopardi, a quella fatta di piccole cose simboliche di Pascoli, ma in questo caso essa è la protagonista indiscussa di un dramma che si sta consumando a poco a poco e che ci coinvolge sempre di più. Sono diversi gli autori che trattano tale argomento, tra cui ad esempio Prevert, che nella poesia Tante Foreste evidenzia il contrasto tra l’uomo che denuncia la deforestazione sui giornali che realizza utilizzando la carta prodotta con l’abbattimento degli alberi. Non solo poesie però: c’è anche una bella canzone degli Stratovarius, Paradise, in cui il cantante del gruppo si domanda perché dobbiamo essere così egoisti, soprattutto visto che a breve molte specie animali si estingueranno e rimarremo a corto di cibo: “We’ve got so little time to undo this crime or we’ll lose our Paradise”.
Se devi sostenere la Maturità nel 2018, non ti perdere: