Una bravata o una sfida social? Scuola e autorità indagano sul caso della ragazza che ha rischiato la vita dopo aver bevuto vodka in classe.
Un inizio di anno scolastico diverso dal solito, addirittura drammatico, per un liceo di Lecce, dove una studentessa è finita in coma etilico durante la prima giornata di lezione. La quindicenne, iscritta al secondo anno, ha riempito la propria borraccia con della vodka invece che con dell’acqua. Un gesto che, secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essere collegato a una sfida social o a una bravata tra amici. La scuola ha subito avviato un’indagine interna per chiarire le dinamiche di quanto accaduto e prevenire simili episodi in futuro.
Alcol in classe: una sfida o un gioco pericoloso?
La bravata è avvenuta mercoledì 11 settembre. Sembra che la ragazza, assieme a due compagni di classe, abbia portato in aula una bottiglia di vodka per versarla nelle borracce al posto dell’acqua e berla durante le ore di lezione. Secondo quanto riportato dal “Quotidiano di Puglia”, il gruppo di studenti potrebbe aver preso parte a una challenge sui social, anche se le motivazioni esatte sono ancora oggetto di indagine.
La quindicenne ha iniziato a sentirsi male durante le lezioni: ha avuto nausea e vomito, fino a collassare nel bagno della scuola. Le sue amiche, spaventate, hanno immediatamente avvisato un’assistente scolastica, che ha prontamente allertato i soccorsi. La ragazza è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Tricase dove è stata curata per un’intossicazione acuta da alcol e, pur avendo rischiato seriamente la vita, è stata dimessa il giorno seguente senza conseguenze gravi.
Le indagini: il ruolo dei social e la reazione della scuola
La vicenda ha sollevato interrogativi non solo sulle modalità con cui la ragazza è entrata in possesso della vodka, ma anche sulle motivazioni dietro il gesto. Le autorità stanno cercando di comprendere se l’alcol sia stato acquistato da un negozio locale o se sia stato sottratto in casa. Nel frattempo, la procura per i minorenni di Lecce ha aperto un fascicolo per fare luce su eventuali responsabilità legali, specialmente riguardo la vendita di alcolici a minorenni.
L’attenzione è però rivolta anche a un fenomeno sempre più preoccupante: le sfide social che coinvolgono giovani e adolescenti, spingendoli a compiere atti estremi e pericolosi per ottenere visibilità online. Sebbene non ci siano ancora conferme ufficiali, i compagni della ragazza avrebbero confessato che l’episodio era legato a una di queste “challenge” da filmare col cellulare. La scelta della vodka, incolore e facilmente confondibile con l’acqua, sarebbe stata fatta proprio per non destare sospetti.
La scuola, sconvolta dall’accaduto, ha subito avviato delle misure preventive. La dirigente scolastica ha dichiarato che, oltre a collaborare con le autorità, gli studenti coinvolti e l’intera classe dovranno prendere parte a un percorso educativo di sensibilizzazione verso i rischi legati al consumo di alcol, soprattutto in età così giovane, e sulle conseguenze fisiche e sociali di comportamenti irresponsabili. Il percorso di mentoring prevede incontri con esperti e attività di gruppo per comprendere meglio le dipendenze e i pericoli legati all’alcol.