In un’epoca in cui la sicurezza alimentare assume un’importanza sempre maggiore, l’Università Cattolica del Sacro Cuore si pone all’avanguardia con un progetto innovativo che mira a rivoluzionare l’alta formazione e la ricerca nel settore alimentare nell’area arabo-mediterranea. Con un finanziamento di 2.310.000 euro, ottenuto grazie al bando relativo alla legacy di Expo Dubai del Ministero dell’Università e della Ricerca, l’Ateneo si distingue come capofila del progetto “Campus Interuniversitario per l’alta formazione e la ricerca innovativa sulla trasformazione degli alimenti” (Focuser), guidato dal Transdisciplinary Research On Food Issues Center (Trofic) sotto la direzione del professor Pier Sandro Cocconcelli.
L’idea di creare un campus interuniversitario dedicato alla sicurezza alimentare nell’area arabo-mediterranea nasce dall’esperienza di Expo 2020 Dubai e da incontri chiave con il Commissariato Generale del Governo, il Padiglione Italia e altri partner internazionali. Questa iniziativa vede la collaborazione di quattro prestigiosi atenei della regione Emilia Romagna: Università di Bologna, Università degli studi di Parma, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Università degli studi di Ferrara. Queste istituzioni, insieme all’Università Cattolica, formano la cosiddetta “food valley italiana”, un’area notevole per la presenza di importanti aziende agro-alimentari e dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).
Il progetto Focuser non si limita alla formazione di nuove figure professionali nel settore alimentare, ma si estende alla promozione di una ricerca innovativa sulla trasformazione degli alimenti, con l’obiettivo di trasferire rapidamente le innovazioni scientifiche al settore produttivo dei Paesi del Medio Oriente e Nord Africa (MENA). Questo approccio multidisciplinare coinvolge non solo il campo delle scienze agrarie, alimentari e ambientali, ma anche aspetti economici, giuridici e psicologici, riflettendo la complessità e l’interconnessione delle questioni di sicurezza alimentare.
Il progetto prevede diverse attività chiave, tra cui la creazione di una piattaforma di stakeholder nazionali e internazionali per identificare le competenze necessarie alle nuove figure professionali e promuovere un dialogo costruttivo tra centri di ricerca, imprese e istituzioni. L’obiettivo è realizzare studi scientifici volti a migliorare l’efficienza e la sostenibilità dei processi alimentari e a favorire il trasferimento dell’innovazione al settore produttivo dell’area arabo-mediterranea. Le attività di ricerca saranno condotte in laboratori e impianti pilota degli atenei partecipanti, in modo complementare ai progetti PNRR, per favorire una maggiore internazionalizzazione degli studi e costruire network strategici a livello globale.
Inoltre, il progetto prevede un piano di sostegno alla mobilità internazionale e una formazione post-laurea con didattica ibrida, coinvolgendo visiting professors e studenti, in particolare dottorandi, nelle attività di ricerca. Questa iniziativa si inserisce in un quadro di costante impegno dell’Università Cattolica, che ha già dimostrato il suo valore attraverso eventi significativi realizzati durante Expo 2020 Dubai, testimoniando l’importanza di promuovere la leadership femminile, la cooperazione universitaria basata sulla solidarietà umana e l’imprenditorialità ad alto impatto in Africa.