Si è concluso con una decisione piuttosto controversa l’anno scolastico degli studenti coinvolti in un noto episodio di violenza avvenuto all’Itis Viola Marchesini di Rovigo lo scorso ottobre. I giovani, che si erano resi responsabili di aver sparato pallini di plastica con una pistola giocattolo verso la loro professoressa, sono stati promossi. Passeranno quindi all’anno successivo in modo piuttosto indolore. Oltretutto a pieni voti e con 9 in condotta (almeno per uno dei due). Tanta delusione per la professoressa, che infatti ha chiesto un intervento in merito. Ma vediamo come sono andate le cose.
Tanta delusione per la professoressa
Tanta delusione per la docente, dicevamo, che ha rischiato seriamente di perdere un occhio a causa del loro comportamento pericoloso. E che ha deciso di non rimanere con le mani in mano, ma di scrivere direttamente al ministro dell’Istruzione Valditara, per richiedere un intervento diretto nella vicenda. La professoressa si sarebbe aspettata dei provvedimenti sicuramente più severi nei confronti degli studenti.
A quanto dichiarato dai suoi difensori, gli avvocati Tosca Sambinello e Nicola Rubiero, una volta che avranno ottenuto la conferma formale delle promozioni e delle mancate sospensioni, provvederanno ad informare immediatamente il ministro. Oltretutto la professoressa – alla luce della bocciatura dell’alunno di Abbiategrasso che aveva ferito la sua docente con un coltello – si è sentita discriminata percependo una disparità di trattamento tra i vari casi. Cosa che l’ha portata a chiedersi se i principi e i valori della scuola non debbano essere sempre gli stessi per tutti gli studenti.
La posizione dei ragazzi, che sono stati promossi
Cosa dire, invece, dei ragazzi? La scuola ha deciso di assegnare un voto elevato in condotta ad uno dei giovani responsabili. Secondo quanto affermato da Nicola Bergamin, avvocato difensore di quest’ultimo:
“Fin dall’inizio abbiamo sottolineato che si trattava di un episodio circoscritto. Il ragazzo ha avuto 9 in condotta e la media dell’8. Il suo impegno è stato confermato da tutti gli insegnanti: siamo soddisfatti per lui, non è stato facile, un singolo episodio rischiava di compromettere tutto”.
Non si è fatto attendere l’intervento del ministro dell’Istruzione, che si è mostrato alquanto perplesso riguardo la decisione presa dalla scuola. Valditara ha affermato che, nonostante il rispetto nei confronti dell’autonomia scolastica, la scelta di dare 9 in condotta a chi abbia aggredito una professoressa lo lascia sorpreso. Senza considerare il messaggio diseducativo che ne possa derivare. Pertanto, ha chiesto a chi di dovere di fornirgli quanto prima una relazione dettagliata sulle motivazioni che lo hanno condotto a tale risoluzione.
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