Oggi sono iniziate le prove INVALSI ma all’orizzonte c’è già il primo sciopero organizzato da chi le ritiene uno strumento datato e inutile.
Sono iniziate stamattina, lunedì 6 maggio 2024, le attesissime prove INVALSI, strumento fondamentale per avere una valutazione oggettiva dell’istruzione italiana nelle scuole primarie e secondarie. Queste prove, infatti, sono gestite dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e di formazione e hanno l’obiettivo di raccogliere dei dati per fornire un quadro complessivo sullo stato dell’istruzione di ogni singolo studente e, più in generale, sullo stato del sistema scolastico nazionale nel suo insieme grazie alla valutazione dell’offerta didattica e formativa e di come viene accolta e recepita dagli studenti.
Inoltre, da giugno 2023 le prove INVALSI sono diventate un requisito fondamentale per accedere all’esame di terza media e di Maturità.
Date e modalità delle prove INVALSI
Il calendario delle prove INVALSI varia a seconda del livello scolastico. Per la scuola primaria, le prove sono cartacee e riguardano materie base come l’italiano, l’inglese e la matematica. Per le scuole secondarie di secondo grado, le prove sono invece computer-based e riguardano italiano e matematica.
II primaria (prova cartacea)
– Italiano: lunedì 6 e martedì 7 maggio 2024
– Prova di lettura (solo per le Classi Campione): martedì 7 maggio 2024
– Matematica: giovedì 9 maggio 2024
V primaria (prova cartacea)
– Inglese: lunedì 6 maggio 2024
– Italiano: martedì 7 maggio 2024
– Matematica: giovedì 9 maggio 2024
II secondaria di secondo grado (prova al computer – CBT)
Sessione ordinaria per le Classi Campione: prove di Italiano e Matematica in programma per lunedì 13, martedì 14 e mercoledì 15 maggio 2024
La scuola può scegliere due giorni per svolgere le prove di Italiano, Matematica. Per la sessione ordinaria delle Classi NON Campione le prove di Italiano e Matematica si possono svolgere da lunedì 13 maggio 2024 a venerdì 31 maggio 2024.
Lo Sciopero Cobas contro le prove INVALSI
Quest’anno le prove INVALSI sono state accompagnate anche da una protesta. Il Cobas ha infatti indetto uno sciopero generale della scuola per giovedì 9 maggio per contestare l’utilità e la validità delle prove stesse. Secondo il Cobas, le prove INVALSI sono “dannose e inutili” e non hanno portato a miglioramenti significativi nel sistema educativo italiano nonostante gli investimenti statali. Il sindacato ritiene che il processo di valutazione dovrebbe andare oltre le prove standardizzate, criticando il fatto che esse abbiano un effetto retroattivo sulla didattica, sostituendo le ore di insegnamento con preparazione agli esami. Inoltre, il Cobas contesta l’intenzione del Ministro dell’Istruzione di includere i risultati delle prove INVALSI nel curriculum degli studenti, definendola inaccettabile.
“I rapporti Invalsi ogni anno ci restituiscono risultati sostanzialmente invariati e i divari tra il Nord e il Sud del Paese rimangono rilevanti. Ciò significa che vent’anni di rilevazioni non sono serviti a migliorare la didattica, a fronte di una spesa dello Stato di circa 300 milioni di euro (negli ultimi tempi circa 30 milioni l’anno). Riteniamo che il processo di valutazione vada ben al di là di prove standardizzate, decontestualizzate e pensate per risposte in velocità. Inoltre, le prove Invalsi hanno un potente effetto retroattivo: alle prove “ci si prepara” e ore di buona didattica vengono sostituite da allenamenti ai test su libri venduti dalle case editrici per le quali le prove sono diventate un affare. E, forti di queste convinzioni, riteniamo vieppiù inaccettabile la volontà del ministro Valditara di inserire i risultati di tali prove nel curriculum degli studenti.”
Le prove INVALSI continuano quindi a essere oggetto di dibattito e discussione. Mentre, secondo alcuni, rappresentano uno strumento importante per valutare le competenze degli studenti e l’efficacia del sistema scolastico, per altri è evidente che esistono criticità e preoccupazioni riguardo alla loro efficacia e all’impatto sulla didattica.