PROVE INVALSI MATEMATICA 2018 SCUOLA PRIMARIA: 9 COSE DA SAPERE
Numeri, operazioni, tabelle: gli studenti delle elementari dovranno rispondere a vari quesiti del test di matematica. Ricordiamo infatti che i test Invalsi di Italiano e Matematica per le scuole elementari si svolgono in giorni differenti: il 3 maggio ci sarà la prova d’inglese (Date Test invalsi 2018: tutte le prove), il 9 maggio quella di italiano e l’11 maggio quella di matematica.
Se avete ancora qualche piccolo dubbio e volete avere dei chiarimenti, ecco per voi 9 cose da sapere sulla Prova Invalsi di Matematica della Scuola Primaria!
INVALSI DI MATEMATICA 2018 SCUOLA PRIMARIA: 9 COSE DA SAPERE
Scopriamo allora insieme quali sono le fondamentali 9 cose da sapere sulla prova invalsi di matematica per la scuola elementare dell’anno scolastico:
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Domande di Matematica dell’Invalsi Scuola Primaria
I quesiti e le tempistiche cambiano in base alla classe della scuola primaria che si frequenta.
Gli studenti della classe seconda avranno 23 domande a risposta aperta e multipla da svolgere in 45 minuti.
Ogni studente della classe quinta invece dovrà essere in grado di svolgere circa 34 domande a risposta multipla o aperta in 75 minuti. -
Cosa studiare per il Test Invalsi di Matematica della Scuola Elementare?
Per entrambe le classi occorre allenarsi con il programma di matematica e geometria che si è svolto a scuola finora, ma soprattutto utilizzare le prove degli anni precedenti per familiarizzare meglio con i quesiti.
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Come allenarsi per la prova di Matematica?
Basta utilizzare i test degli anni scorsi facendo finta di essere alla prova ufficiale: monitorate il tempo e alla fine controllate le risposte per capire cosa avete sbagliato.
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Cosa posso usare durante la seconda prova Invalsi della Scuola Primaria?
Durante la prova invalsi di matematica è vietato usare la calcolatrice (questo vale per tutti gli studenti dalla Primaria alla Secondaria di Secondo Grado), mentre si possono utilizzare righello, squadra, compasso e goniometro.
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Come faccio a gestire il tempo?
I minuti per la prova di matematica (45 minuti per la classe seconda e 75 minuti per la classe quinta) non sono moltissimi, per cui è importante tenere d’occhio il tempo e gestirlo nel modo migliore possibile. Per cui, la prima cosa da fare è leggere tutte le domande e svolgere quelle che si riescono a fare in poco dopo. Subito dopo concentratevi su quelle più difficili e infine ricontrollate tutto per essere sicuri.
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Come rispondere bene ai quesiti?
Se hai intenzione di fare una prova perfetta, approfitta delle ultime ore che hai a disposizione per esercitarti. Durante il compito mantieni alta la concentrazione, controllando bene calcoli, figure geometriche, compilazione della tabella e così via.
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Prove invalsi di Matematica per i bambini con bisogni educativi speciali.
Per entrambe le prove l’Invalsi ha dato alcune direttive riguardanti gli studenti (delle elementari e della scuola secondaria di primo e secondo grado). In base alla tipologia di disabilità la scuola potrà decidere se far svolgere i test, se permettere di utilizzare gli strumenti compensativi o includere i risultati della classe o della scuola.
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Valutazione della prova. Per quanto riguarda la correzione
la prova di matematica, insieme alle prove invalsi italiano, verranno visionate dai docenti di ciascun istituto, i quali procederanno all’attribuzione dei punteggi con specifiche griglie di correzione. La griglia di correzione di ciascuna prova invalsi seguirà dei parametri ben precisi: per quanto riguarda matematica, il voto va da 10 a 100 (la sufficienza è fissata a 60) e vengono valutate le domande corrette di ogni parte della prova oppure viene considerato il raggiungimento del 55% o 60% delle risposte corrette in relazione a tutta la prova.
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Le prove invalsi di matematica fanno media?
No, così come i test invalsi di italiano, i risultati delle Invalsi non incidono assolutamente sulla valutazione didattica, ma servono semplicemente per comprendere quali sono i livelli di apprendimento degli studenti in italiano e matematica, così da formulare dati sull’efficienza del sistema di formazione italiano e capire dove intervenire.