Se siamo studenti è un nostro dovere, ma quando e quanto studiare per memorizzare meglio? Saperlo potrebbe di molto agevolarci la vita ed ottimizzare il nostro impegno sì, ma anche il nostro tempo. Ovviamente, non tutte le informazioni che seguono valgono per tutti. Ad esempio, c’è chi è più produttivo al mattino e chi al pomeriggio. Ma si tratta pur sempre di riflessioni provenienti da studi fatti in merito, e da queste potreste trarre grandi vantaggi.
Quando è meglio studiare?
Secondo la scienza, le massime prestazioni di ognuno di noi sono determinate dal nostro DNA. Sarebbe quindi il nostro orologio biologico a stabilire quale sia il momento giusto per studiare. Ciò premesso, a quanto dicono numerosi studi, l’apprendimento sarebbe più efficace tra le 10:00 e le 14:00 del mattino e dalle 16:00 alle 22:00 del pomeriggio/sera. In questi lassi di tempo della giornata, infatti, il nostro cervello sarebbe più propenso ad acquisire informazioni. Al mattino il nostro cervello tende ad essere più attivo in quanto viene dal riposo notturno e dalla colazione. Inoltre, a rendere la mattina un momento perfetto è anche la naturale luce diurna, che ci tiene svegli e vigili.
Tuttavia, anche il pomeriggio ha i suoi pro: serve più che altro per fissare nella mente concetti già affrontati (magari proprio al mattino) e a creare connessioni capaci di amplificare la padronanza dei concetti. Oltre che per tali motivazioni, studiare al mattino e al pomeriggio ha anche dei vantaggi pratici: si può sempre contattare compagni ed insegnanti in caso di dubbi. Cosa che, per ovvie ragioni, non può avvenire di notte. Tuttavia, anche se potrebbe non sembrare, studiare la notte è molto fruttuoso per un numero considerevole di studenti. Sicuramente ci sono meno distrazioni e più tranquillità. Inoltre, si ritiene anche che dormire subito dopo lo studio, aiuti a fissare meglio nella mente ciò che si è appreso.
Concludendo, per trovare il momento della giornata da dedicare allo studio migliore per te, fai attenzione a quello nel quale sei più vigile. Ma non basta, magari puoi avere una maggiore memoria visiva al mattino, o avere una maggiore predisposizione ai ragionamenti nel pomeriggio. Questo dipende solo da te.
Quanto tempo si dovrebbe studiare?
Quante volte bisogna leggere per memorizzare? E quante ore al giorno è possibile studiare? Anche queste sono domande troppo generali per avere una risposta assoluta, che valga per tutti. Molti tuttavia sono concordi nell’efficacia del metodo del pomodoro. Questo consiste nello studiare 25-30 minuti e nel concedersi 5 minuti di pausa subito dopo (e nel continuare così). Si tratta di un metodo suffragato dalle convinzioni della scienza, che ritiene che la capacità di conservare le informazioni si riduca comunque dopo 30 minuti.