Presso l’Istituto Comprensivo Renato Moro (IC Moro) di Taranto, il Natale ha risuonato con un’armonia unica, grazie a una recita natalizia che ha brillantemente combinato canti e musiche con la lingua dei segni. Questa recita speciale, parte dell’evento “Il Sapore del Natale tarantino 2023”, ha avuto luogo nel cortile del plesso di via Lazio a Taranto, coinvolgendo attivamente gli studenti, il corpo docente e diverse figure istituzionali.
La dirigente scolastica dell’istituto, Loredana Bucci, insieme al team del dipartimento Inclusione dell’Istituto Moro, composto da Flora Ingenito, Lucia Mastronardi, Serena Olivieri, Antonella Recita e Cristina Spaziani, ha guidato questa iniziativa. Con il supporto del professor Francesco Mignogna, gli studenti hanno creato un video che interpretava in lingua dei segni famosi brani natalizi come “All I want for Christmas is you” e “Jingle bell rock”. Questa iniziativa ha rappresentato il culmine di una serie di attività dedicate all’inclusione e alla sensibilizzazione sulla disabilità, svoltesi dal 4 al 20 dicembre.
Angelo Raffaele Cagnazzo, presidente nazionale dell’Ens (Associazione delle persone sordomute), ha espresso il suo favorevole consenso all’iniziativa, sottolineando l’importanza di promuovere l’autonomia e la partecipazione attiva delle persone con disabilità in tutti gli ambiti della vita. La festa di Natale è stata un momento di unione e condivisione, che ha visto la partecipazione di numerosi genitori e membri della comunità educativa dell’IC Moro.
L’idea di interpretare i brani natalizi in lingua dei segni è nata dagli stessi studenti dell’IC Moro, con il supporto dei loro insegnanti. La preside dell’istituto ha spiegato che l’obiettivo era concludere le attività programmate per la Giornata internazionale delle persone con Disabilità con un evento che coinvolgesse tutti. Il tema di quest’anno, “Sentiamoci meglio”, ha posto l’accento sulle persone con sordità, promuovendo una maggiore consapevolezza e inclusione.
Questo evento rappresenta un esempio significativo di come la scuola possa diventare un luogo di inclusione e sensibilizzazione. Attraverso la musica e la lingua dei segni, gli studenti hanno potuto esprimere la loro creatività e solidarietà, promuovendo al tempo stesso una nuova narrazione della disabilità.