Referendum: di cosa si tratta
In vista del prossimo Referendum del 20 e 21 settembre 2020 vogliamo darvi qualche informazione utile in modo che siate preparati ad esprimere la vostra preferenza. Il Referendum è volto a manifestare la democrazia diretta attraverso il voto su un determinato quesito o argomento. In linea generale, consiste in una domanda fatta all’elettorato con la quale si chiede se si sia favorevoli o contrari ad un determinato quesito.
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Referendum: chi può indirlo
È indetto referendum popolare per deliberare la abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati. La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. La legge determina le modalità di attuazione del referendum.
Referendum: come viene indetto
La legge 25 maggio 1970, n. 352 “Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo” dispone le modalità di attuazione della procedura referendaria. Perché il referendum sia valido deve essere raggiunto il quorum di validità e cioè devono partecipare alla votazione la maggioranza degli aventi diritto al voto. Perché la norma oggetto del referendum stesso sia abrogata deve essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. Hanno diritto a partecipare al referendum tutti cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
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