Nella regione Lazio è polemica poiché una recente proposta di legge consiste nel condurre dei test alcolici e tossicologici agli studenti delle scuole medie e superiori. L’idea è stata avanzata dal consigliere legista Orlando Tripodi, prevede che vengano estratti da un bussolotto i nomi degli studenti che dovranno sottoporsi ai test e che verranno invitati a decidere se sottoporsi al test o meno.
Il problema della droga è evidente tra i giovani ed è una questione molto delicata ma la soluzione proposta ha destato molti dubbi e preoccupazioni facendo ripensare all’episodio avvenuto nel 2020 quando Matteo Salvini, bussò alla parta di un presunto spacciatore a Bologna.
Nel testo della proposta, il focus è posto sulla necessità di affrontare l’argomento “droga” tra i giovani per aiutarli e soprattutto per prevenire tale problema. Infatti, nel testo si parla di “fase di sperimentazione del test”. Questa fase iniziale, se risultasse efficace, potrebbe condurre a controlli regolari simili a quelli antidoping nello sport. Tuttavia, gli esiti dei test sarebbero confidenziali, con la scuola che rimarrebbe all’oscuro dei risultati. In caso di test positivo, si prospetta un “percorso di recupero” per lo studente e sostegno per le famiglie.
Nonostante tali preoccupazioni, però, questa proposta di legge ha avuto dei pareri contrastanti all’interno del Governo. Infatti, la consigliera del Partito Democratico, Sara Battisti, insieme al capogruppo Mario Ciarla, ha definito l’iniziativa una “caccia alle streghe”, criticando la scelta di misure repressive anziché preventive. Inoltre, anche nel mondo educativo emergono dubbi a riguardo.