Inzia la scuola, iniziano le proteste – Sono tornati tra i banchi stamani, gli studenti delle scuole superiori romane. Le lezioni hanno preso il via 845mila studenti del Lazio. Ad attenderli al primo giorno di scuola, accompagnato da una pioggia fitta e fastidiosa, prof e genitori hanno trovato davanti ai cancelli di molte scuole delle capitale, come già era accaduto nei giorni scorsi in altre regioni, sit-in e proteste.
I flash mob del primo giorno di scuola – Al Liceo delle Scienze Umane Margherita di Savoia sono stati fatti sfilare due carrelli della spesa davanti all'istituto: uno con le richieste degli studenti per scuola e università, investimenti per l'istruzione, per i docenti, per l'edilizia, per la ricerca, l'altro colmo di ciò che sembra essere in cima alla ''lista della spesa'' del governo, ovvero armi e guerra. Così lo slogan diventa unico in tutto italia: ''Make school not war''. La stessa forma di protesta è stata attuata davanti al liceo Socrate.
Il funerale della scuola al liceo Newton – Un gruppo di studenti militanti di Lotta Studentesca, invece, stamattina ha celebrato di fronte al liceo Newton il "funerale alla scuola pubblica". Muniti di tomba, lapide e lumini hanno dato vita a una protesta singolare e lugubre, che la dice lunga sulla situazione della scuola italiana: "La Spending Review, il provvedimento imposto dal Governo finirà davvero per essere la tomba dell'istruzione pubblica", dicono i militanti del movimento.
Nelle altre scuole di Roma e d'Italia, intanto… – In altre scuole la protesta ha avuto la forma di un'asta: "Vendesi scuola pubblica, in edificio d'epoca, con annessi saperi liberi, già provvista di studenti e docenti, aule, laboratori, palestre (poco) abitabili. Vista su rovine del futuro. Chiamare ore tagli. Astenersi perditempo". Ed è solo il primo giorno di scuola, solo il preludio della prima grande manifestazione nazionale convocata per il 12 ottobre in tutta Italia. Anche questo Autunno si preannuncia caldissimo.