Nel cuore culturale di Roma, un evento significativo ha attirato l’attenzione di artisti, intellettuali e cittadini interessati al futuro della Capitale. Il Museo MACRO ha ospitato la presentazione di “Roma tra 50 anni”, un volume che esplora le potenziali evoluzioni di Roma attraverso gli occhi di rinomati autori e creativi. Questa iniziativa, nata dalla collaborazione tra l’Istituto Europeo di Design (IED) e la rivista culturale Lucy, diretta da Nicola Lagioia, rappresenta un ponte tra presente e futuro, offrendo spunti di riflessione su come la città possa evolversi mantenendo il suo inestimabile patrimonio storico e culturale.
Un laboratorio di idee per il futuro di Roma
Il progetto “Roma tra 50 anni” si distingue per il suo approccio innovativo alla didattica e alla formazione, integrando la cultura come elemento fondamentale nella progettazione del futuro urbano. Cinque laboratori interdisciplinari, sviluppati dagli studenti dello IED sotto la guida di esperti come Carmelo Baglivo, Alessandro Imbriaco e altri, hanno fornito le basi tematiche per le riflessioni degli autori coinvolti. Questi laboratori hanno affrontato temi cruciali per lo sviluppo sostenibile e inclusivo della città, dal verde urbano alla multiculturalità dei quartieri, stimolando una visione olistica e innovativa.
Tra gli autori che hanno contribuito al volume, troviamo figure di spicco come Francesca Archibugi, i fratelli D’Innocenzo, Antonella Lattanzi, Tommaso Pincio ed Elena Stancanelli. Ognuno, ispirato dai laboratori dello IED, ha esplorato differenti aspetti di Roma, immaginando scenari futuri che riflettono le sfide e le opportunità di una metropoli in continua evoluzione. Dall’importanza del verde urbano alla gestione dei rifiuti, dalla sorveglianza alla convivenza multiculturale, queste narrazioni offrono una visione complessa e sfaccettata di Roma, proiettandola verso un futuro in cui sostenibilità e inclusività giocano ruoli centrali.
Un dialogo tra generazioni e discipline
Il progetto si distingue per il suo approccio multidisciplinare e generazionale, creando un dialogo tra diverse forme d’arte e punti di vista. Questa sinergia tra discipline diverse non solo arricchisce il dibattito sul futuro di Roma ma apre anche nuove prospettive su come affrontare le sfide globali che le città contemporanee devono navigare. Nicola Lagioia sottolinea l’importanza di questo confronto, evidenziando come il libro sia il risultato di un lavoro collettivo che mira a ispirare chiunque sia interessato a immaginare e costruire il futuro della Capitale.
“L’idea di immaginare Roma tra cinquant’anni è soprattutto un regalo”, afferma Laura Negrini, direttrice dello IED Roma. Questo progetto non è solo un esercizio accademico o creativo ma un invito a tutti i cittadini a riflettere sui valori e sulle potenzialità di Roma. Attraverso una “divagazione più lenta del solito”, il volume “Roma tra 50 anni” ci offre la possibilità di esplorare il futuro della città con occhi nuovi, riscoprendo i valori che la rendono unica e pensando a come questi possano guidarne lo sviluppo futuro.