“Romeo e Giulietta” bandito dalle scuole della Florida - Studentville

“Romeo e Giulietta” bandito dalle scuole della Florida: contenuti sessuali troppo espliciti

Il distretto scolastico della Florida "censura" Shakespeare in classe per adattarsi al Parental Rights in Education Act del Governatore Ron DeSantis perché i testi integrali delle sue opere sono troppo "volgari".
“Romeo e Giulietta” bandito dalle scuole della Florida: contenuti sessuali troppo espliciti

Nelle scuole della contea di Hillsborough, in Florida, sta avvenendo un epico cambio di rotta: l’insegnamento di Shakespeare subirà un drastico ridimensionamento a partire dal prossimo anno accademico. Ancora una volta, a determinarne la causa è l’entrata in vigore del controverso Parental Rights in Education Act, proposto e promosso dal governatore Ron DeSantis, che chiede alle istituzioni scolastiche di evitare contenuti ritenuti di natura sessuale. Solo qualche mese fa, sempre in una scuola della Florida, si era scelto di allontanare la preside per aver mostrato una foto del David di Michelangelo ai suoi studenti. Opera che era stata giudicata, nella sorpresa più totale, “pornografica”.

“Romeo e Giulietta” bandito dalle scuole della Florida

Questa volta tocca alle iconiche opere di Shakespeare come Romeo e Giulietta, Amleto e Macbeth, che da anni suscitano negli studenti grandissimo interesse, oltre ad essere patrimonio letterario degli Stati Uniti (e non). A breve, i ragazzi non potranno più studiarle nella loro interezza, ma saranno assegnati loro singoli estratti tratti dalle stesse. Soluzione, questa, che è stata annunciata dal consiglio scolastico locale lo scorso martedì e che consentirebbe alle scuole di rispettare la nuova legge senza escludere del tutto il grande drammaturgo inglese dalle aule.

Tanya Arja, portavoce del distretto scolastico, ha confermato alla stampa locale che la decisione di optare per estratti delle commedie è stata influenzata dalla nuova legislazione, il Parental Rights in Education Act, appunto, il controverso provvedimento voluto dal governatore DeSantis. L’atto, recentemente convertito in legge, lo ricordiamo, proibisce qualsiasi trattazione di natura sessuale in classe a meno che non riguardi una lezione di biologia.

Con questo nuovo approccio, le scuole preserveranno la presenza di Shakespeare nel programma senza incappare in contenuti ritenuti esplicitamente sessuali secondo i dettami del nuovo atto legislativo. Gli insegnanti, quindi, saranno tenuti a rispettare scrupolosamente le direttive stabilite dai funzionari del distretto. In caso contrario andrebbero ad incappare in situazioni conflittuali con i genitori degli studenti o, peggio, in potenziali casi disciplinari che ne potrebbero mettere a rischio il posto di laoro.

La reazione dei professori

I funzionari distrettuali hanno fatto sapere che esistono altri modi, per gli studenti che vogliano farlo, di leggere le opere in questione nella loro interezza. Magari procurandosi una copia e leggendola sotto la supervisione dei genitori. Non tutti, però, la pensano così. Intervistato in merito, un insegnante del distretto ha definito il cambiamento “assurdo”. Ha dichiarato:

“Penso che il resto della nazione – no, il mondo, stia ridendo di noi. Togliere Shakespeare nella sua interezza perché la relazione tra Romeo e Giulietta sfrutta in qualche modo i minori è semplicemente assurdo”.

Ed ha anche aggiunto che, seguendo questa linea, gli studenti non riceveranno assolutamente la stessa formazione che sarebbe derivata dall’insegnamento delle opere teatrali nel loro insieme.

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