Lunedì 5 settembre 2022. Gli studenti di Rondine Cittadella della Pace hanno iniziato l’anno scolastico affiancati da 8 ex alunni ebrei espulsi dalle scuole durante il periodo fascista in Italia. Il 5 settembre di 84 anni fa, usciva infatti la prima normativa delle leggi razziali, la quale “per la difesa della razza” stabiliva proprio l’espulsione degli studenti ebrei dalle scuole. Parole che oggi suonano come surreali, oltre che agghiaccianti, ma che vanno a comporre una triste e reale pagina della nostra storia. Una pagina che non va dimenticata, perché la memoria è lo strumento che ci permette di non ricadere negli stessi errori, negli stessi orrori.
“A 84 anni dalla promulgazione delle leggi per la difesa della razza nella scuola fascista noi non vogliamo più ripercorrere quelle vie, ma vogliamo una scuola di pace” ha dichiarato in videomessaggio il ministro dell’Istruzione Bianchi.
Un altro intervento di grande impatto è stato quello di Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane: “Oggi abbiamo avuto la fortuna di ascoltare quelli che si sono salvati o sono tornati: ovviamente il pensiero va anche a tutti quei 6 milioni che non sono tornati. Cultura ebraica è ricordare questo, ma soprattutto far sapere ai ragazzi che, per quanto il nostro sforzo sia rivolto a fare memoria in maniera coerente e attenta, ebraismo è anche tanto altro, non è solo Shoah: è un’infinita di tradizioni, di storia millenaria. Spero che oltre alle leggi razziali, oltre alla tragedia per voi la parola ebreo rappresenti sempre un mondo immenso da cui attingere e di imparare, col piacere di stare a fianco insieme”.
Liliana Segre
Con un video messaggio ha partecipato all’evento anche Liliana Segre. La Senatrice a vita è una grande sostenitrice delle attività svolte da Rondine, un’organizzazione che da sempre si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo.
Naturalmente, la stessa Liliana Segre ha vissuto sulla sua pelle le conseguenze delle leggi razziali. All’età di 8 anni, anche lei fu espulsa dalla scuola. Queste le sue parole: “Trovai grande difficoltà al ritorno da Auschwitz, grande difficoltà a parlarne, grandi difficoltà a far credere anche a quei parenti che ritrovai, e che mi amavano, quello che avevo visto con i miei occhi e che per i casi strani della vita ero ancora viva per raccontare. Ma di queste cose è difficile parlare. O si ha la fortuna di riuscire a scrivere come Primo Levi, come altri che sono riusciti a fare dei diari, oppure si tace per tanti, tanti, tanti anni. E quando si racconta, non si sa se chi ti ascolta abbia creduto a quella testimonianza”.
Segre ha concluso l’intervento ribadendo il suo entusiasmo nei confronti dell’organizzazione: “Rondine non è indifferente, Rondine è fantastica, e la sua scuola di inclusione è il contrario di chi fa trovare la porta chiusa. Grazie Rondine!”.
Alla fine della lezione, gli otto testimoni hanno ricevuto gli attestati di Cittadinanza Onoraria della Cittadella della Pace, consegnati dal direttore della scuola Franco Vaccari. Ricordiamo qui i loro nomi: Ugo Foà, Miriam Cividalli, Lello Dell’Ariccia, Claudio Fano, Carla Neppi Sadun, Fabio Di Segni, Gianni Polgar, Nando Tagliacozzo.
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