A Napoli, in pieno centro storico, c’è una lunga strada che collega via dei Tribunali con Spaccanapoli, considerate le arterie principali della città. Questa strada ha un nome e si chiama via San Gregorio Armeno, meglio conosciuta come la via dei Presepi.
La strada, che i napoletani conoscono anche come via san Liguoro, molto stretta e senza traverse, anticamente era chiamata platea nostriana perchè qui il vescovo di Napoli San Nostriano fece costruire le terme per i poveri.
Oltre ad essere nota per l’arte presepiale, San Gregorio Armeno è nota per gli edifici religiosi che sorgono lungo la via: tra questi la Basilica di San Lorenzo Maggiore e il monastero di San Gregorio Armeno, dal quale prende il nome la via.
Una strada sempre affollata, non soltanto da visitatori e turisti: questa via infatti connette il vero centro della città antica (piazza San Gaetano) con le principali arterie (via San Biagio dei Librai, via Tribunali ). Per questo motivo la via è piena, oltre che di laboratori di artigiani, anche di molte attività artistiche e commerciali. E sempre in questa strada si trova il palazzo che diede i natali al noto filosofo napoletano, Gian Battista Vico.
Qui ancora sorge il palazzo settecentesco – in serio stato di abbandono – del Banco del Popolo e la Chiesa di San Gennaro all’Olmo, gestita dalla fondazione Giambattista Vico. Di fronte, quella che si identifica tradizionalmente come la domus Ianuaria, cioè la casa di San Gennaro. Una lapide posta nel 1949 menziona questo luogo come casa natale del santo.
Ma è soprattutto per le tantissime botteghe di artigiani dell’arte presepiale che San Gregorio Armeno è conosciuta in tutto il mondo. Una tradizione che ha un’origine remota: nella strada in epoca classica esisteva un tempio dedicato a Cerere, alla quale i cittadini offrivano come ex voto delle piccole statuine di terracotta, fabbricate nelle botteghe vicine. La nascita del presepe napoletano è molto più tarda e risale alla fine del Settecento.
Oggi San Gregorio Armeno è un presepe vivente, aperto 365 giorni l’anno, un museo a cielo aperto per chi ama la tradizione. Qui ogni giorno tanti artigiani espongono i loro pastorelli, dai più tradizionali ai più moderni e irriverenti e le loro statuine che rappresentano il personaggio del momento che si è distinto in positivo o in negativo durante l’anno.
Come arrivare. Dalla stazione centrale via San Gregorio Armeno si raggiunge a piedi in pochi minuti. Una volta usciti dalla stazione, superate piazza Garibaldi per raggiungere Corso Umberto (comunemente chiamato Rettifilo) e via Duomo. Percorretela tutta fino ad arrivare all’altezza di Spaccanapoli o, poco dopo, di via dei Tribunali. Con i mezzi invece, c’è la metro linea 1 che scende a piazza Dante. Da lì proseguite per Port’Alba e lungo via dei Tribunali.