Scandalo presso la prestigiosa università di Stanford: un giovane studente, la matricola Theo Baker, ha messo sotto accusa il presidente dell’università, il neuroscienziato Marc Tessier-Lavigne, smascherandolo con una serie di inchieste giornalistiche pubblicate sul giornale dell’ateneo. Secondo le rivelazioni di Baker, Tessier-Lavigne sarebbe coinvolto in un grave caso di manipolazione scientifica, essendo accusato di aver redatto o co-redatto ben 12 studi scientifici contenenti dati falsi o addirittura copiati. Ma non è finita qui: sembra che il neuroscienziato abbia persino alterato le immagini di reperti clinici utilizzando Photoshop, noto e diffuso programma di grafica. Vediamo come sono andate le cose.
Matricola smaschera il presidente di Stanford
Siamo a Stanford, famosa università statunitense situata nella contea di Santa Clara, California. Fondata nel 1885, è una delle università più prestigiose al mondo e si caratterizza per una vasta gamma di corsi e programmi accademici in molti campi, inclusi ingegneria, arti, legge, medicina e scienze. E proprio in quest’ultimo campo è specializzato il – fino a qualche giorno fa – rettore dell’Università. La vicenda che l’ha coinvolto, infatti, non solo ha scosso l’intera università, ma lo ha costretto a presentare le dimissioni.
Ma chi è Theo Baker, e come è riuscito a portare alla luce queste gravi accuse? Il giovane studente, una “semplice” matricola, è un vero e talento nell’ambito giornalistico: secondo quanto uscito sui giornali, avrebbe ereditato la passione dai suoi genitori, giornalisti del New York Times e del New Yorker. Questo dettaglio è stato da molti tirato in ballo per quanto riguarda un possibile coinvolgimento degli stessi nelle indagini del figlio, ma lo studente ha più volte – e con fermezza – ribadito che sia tutta farina del suo sacco. Le inchieste e le scoperte sono frutto del suo impegno personale, anche se non ha escluso di aver seguito i consigli dei suoi genitori per quanto riguarda la verifica delle fonti e l’attendibilità dei documenti pubblicati.
Il rettore di Stanford si è dimesso
Naturalmente, le conseguenze di questa vicenda incideranno pesantemente sull’immagine dell’università e del suo ex rettore. Le accuse dello studente, infatti, si sono rivelate essere vere, così come anche è stato dimostrato da un’inchiesta interna condotta dall’università, che ha gettato luce su una serie di studi pubblicati dal presidente stesso, che contenevano errori e plagi, risalenti addirittura al 1999. Di questi studi, cinque li aveva firmati come autore, mentre di sette era coautore.
Nonostante il presidente affermi di non essere personalmente responsabile delle irregolarità presenti in questi studi, è emerso che Tessier-Lavigne fosse a conoscenza di alcune irregolarità già nel 2015, ma che avesse taciuto al riguardo. Il presidente, ha annunciato le sue dimissioni con effetto dal 31 agosto. La decisione di dimettersi sembra essere stata inevitabile, considerando la gravità delle accuse e il danno alla reputazione dell’università. La vicenda ha scosso la comunità di Stanford, nota per la sua eccellenza accademica e la reputazione di istituzione di alto livello.
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