Sciopero 29 novembre: cosa bisogna sapere - Studentville

Sciopero 29 novembre: cosa bisogna sapere

Sciopero 29 novembre: cosa bisogna sapere

La mobilitazione nazionale chiede più tutele e diritti in vista dell’approvazione della prossima e molto discussa legge di bilancio per il 2025.

Il 29 novembre si prospetta una giornata di forti disagi in tutta Italia, con un nuovo sciopero generale che coinvolgerà il settore pubblico e privato. A guidare la protesta saranno settori cruciale come la scuola, la sanità e i trasporti. Per quanto riguarda la scuola, la mobilitazione proclamata dai sindacati è stata indetta per chiedere il rinnovo dei contratti e un adeguamento salariale, nonché per opporsi ai tagli previsti dalla legge di bilancio 2025. Ecco le informazioni da sapere e le possibili ripercussioni.

Le motivazioni dello sciopero: contratti e tagli sotto accusa

La protesta nasce principalmente dall’esigenza di ottenere un rinnovo dei contratti nazionali con aumenti salariali per i docenti e maggiori tutele per il personale scolastico. Secondo i sindacati, la legge di bilancio 2025 prevede tagli significativi che rischiano di penalizzare ulteriormente il settore dell’istruzione. Come si legge nei volantini di protesta della Flc Cgil, la protesta chiede di “cancellare i tagli contenuti nella legge di bilancio che prevedono la riduzione del 25% del turnover di università, ricerca e Alta formazione artistica e musicale, oltre a un taglio secco per la scuola di 5.660 docenti e 2.174 unità di personale ATA”.

L’obiettivo della mobilitazione è dunque duplice: salvaguardare il personale e i servizi pubblici e ottenere un adeguamento retributivo che valorizzi il lavoro degli insegnanti e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA).

Trasporti a rischio: fasce di garanzia e precettazione

Oltre al mondo della scuola, lo sciopero del 29 novembre coinvolgerà anche il settore dei trasporti, ad eccezione dei treni regionali e ad alta velocità. Saranno quindi a rischio autobus, metropolitane, tram, funicolari e voli aerei: una situazione che potrebbe creare disagi soprattutto nelle grandi città come Roma, Milano, Napoli e Torino.

Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha firmato un provvedimento di precettazione che riduce la durata dello sciopero da otto a quattro ore. Tuttavia, i sindacati, tra cui Uil e Cgil, hanno annunciato che impugneranno la decisione davanti al TAR, confermando l’intenzione di mantenere la mobilitazione nei termini inizialmente previsti.

Ecco le fasce di garanzia previste nelle principali città italiane:

  • Roma: i servizi Atac saranno garantiti dalle 5:30 alle 8:29 e dalle 17:00 alle 19:59.
  • Milano: ATM garantisce il servizio fino alle 8:45 e dalle 15:00 alle 18:00.
  • Napoli: le fasce di garanzia sono dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 13:00 alle 16:00.
  • Torino: il servizio urbano e suburbano sarà attivo fino alle 18:00; il servizio extraurbano si fermerà dalle 17:30.
  • Bologna: TPER assicura il servizio dalle 8:30 alle 16:30 e dalle 19:30 fino al termine delle corse.

Una mobilitazione nazionale con effetti su sanità e servizi pubblici

Lo sciopero generale non si limita alla scuola e ai trasporti: sarà coinvolto anche il settore sanitario con possibili ripercussioni sui servizi ospedalieri e ambulatoriali. Nonostante siano garantite le prestazioni essenziali, i disagi potrebbero essere significativi per i cittadini che necessitano di cure non urgenti.

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