Suona la campanella per migliaia di studenti italiani, ma è subito polemica: pochi giorni fa l'Unicobas ha proclamato uno sciopero scuola per mercoledì 17 settembre, a cui parteciperanno docenti, personale ATA e precari. Nelle ultime settimane infatti si sono accesi i riflettori sulla scuola e il mondo dell'istruzione in generale, grazie al piano di riforma scolastica "la buona scuola". Il governo Renzi ha in programma una serie di trasformazioni rivoluzionarie, che coinvolgeranno tutti gli ambiti scolastici: assunzione dei precari delle GaE, incentivi per i docenti meritevoli, nuovi programmi scolastici, collegamento scuola-lavoro, digitalizzazione scolastica.
Ricordiamo i 12 punti del piano "la buona scuola":
1. Mai più precari nella scuola: assunzione del 150 mila precari e chiusura delle graduatorie ad esaurimento
2. Dal 2016 si entra solo per concorso: tra il 2016 e il 2019 si entrerà a scuola solo per concorso, basta liste d'attesa inutili
3. Basta supplenze: si garantirà alle scuole un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze
4. La scuola fa carriera: qualità, valutazione e merito: ogni 3 anni 2 professori su 3 avranno un aumento di stipendio per merito e qualità del lavoro
5. La scuola si aggiorna: formazione e innovazione: formazione continua per i docenti
6. Scuola di vetro: dati e profili online: dal 2015 online i dati di ogni scuola e un registro nazionale dei docenti
7. Sblocca scuola: coinvolgimento di presidi, studenti e insegnanti per eliminare le 100 procedure più gravose per la scuola
8. La scuola digitale: banda larga veloce e wifi in tutte le scuole
9. Cultura in corpore sano: musica e sport nelle primarie, più storia dell'arte nelle secondarie
10. Le nuove alfabetizzazioni: rafforzare lo studio delle lingue straniere, informatica ed Economia
11. Fondata sul lavoro: alternanza scuola-lavoro obbligatoria per il triennio delle scuole professionali e tecniche
12. La scuola per tutti, tutti per la scuola: stabilizzare il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa e attrarre risorse private
Ci saranno inoltre importanti modifiche all'esame di Maturità 2015, e non dobbiamo dimenticare il piano dell'edilizia scolastica "scuolebelle", attivo già da luglio 2014.
Ed è proprio la riforma scolastica il motivo dello sciopero scuola del 17 settembre. Secondo l'Unicobas sono diversi i punti che i docenti non approvano, punti che sembrano pugnalate nascoste dietro belle parole. Per esempio, premiare gli insegnanti più meritevoli significherebbe probabilmente l'assunzione diretta di docenti e ATA da parte dei dirigenti scolastici, proprio come succede delle scuole private. Inoltre, tutto verrà rivoluzionato: retribuzione, reclutamento, valutazione del lavoro. Saranno reclutati i precari storici delle Graduatorie ad Esaurimento, ma cosa ne sarà dei supplenti inseriti nelle Graduatorie di Circolo e d'Istituto? Inoltre, per quanto riguarda la valutazione dell'operato dei docenti, questa probabilmente sarà effettuata dai presidi e dalle famiglie: secondo gli insegnanti, la valutazione non sarà obiettiva, in quanto i dirigenti e le famiglie non hanno le giuste competenze per poter giudicare il lavoro di un docente. Nel corso dello sciopero scuola di mercoledì gli insegnanti protesteranno anche per il pensionamento dei Quota 96, i quali ancora attendono notizie e sono costretti a lavorare ancora per quest'anno scolastico
Di fronte a questo imminente sciopero scuola, la Giannini reagisce rispondendo che i motivi di protesta verranno senz'altro discussi dal Governo, non a caso a partire dalle ore 12 del 15 settembre, ogni cittadino, collegandosi sul sito labuonascuola.gov.it, potrà esprimere la propria opinione riguardo i 12 punti della riforma scolastica.
Intanto, stamattina un gruppo di precari ha contestato Matteo Renzi nel corso della sua visita in un istituto di Palermo, chiedendo l'immissione in ruolo e di essere stabilizzati.