Sciopero scuola a gennaio: quando
Nuovo sciopero per la scuola e questa volta ad incrociare le braccia non saranno gli studenti, ma i professori ed il personale ATA a tempo indeterminato, atipico e precario. Lo sciopero è stato indetto dal SAESE per la giornata di venerdì 21 gennaio 2022, secondo quanto comunicato dal ministero dell’Istruzione con la circolare 1679 del 13 gennaio 2022. Ricordiamo che SAESE è un sindacato online che vuole dare una nuova linfa all’attività sindacale “più digital e più vicina al mondo tech, un pianeta dove tutti noi, volendo o no, siamo inesorabilmente diretti”, si legge sul sito ufficiale.
Sciopero scuola 22 gennaio: cosa succede
La circolare in questione specifica che le amministrazioni “sono tenute a rendere pubblico tempestivamente il numero dei lavoratori che hanno partecipato allo sciopero, la durata dello stesso e la misura delle trattenute effettuate per la relativa partecipazione”. Tutti i dati dovranno essere raccolti, secondo quanto scritto nel relativo manuale, attraverso la nuova procedura di acquisizione che si trova sul portale SIDI, sotto il menù “I tuoi servizi”, nell’area “Rilevazioni”, cliccando sul link “Rilevazione scioperi web”.
Potrebbe interessarti anche:
- Maturità 2022, torna la prima prova: tutte le novità
- Tassa iscrizione scuola superiore 2022-2023: cosa sapere
- Maturità 2022: prova scritta su autori già studiati al liceo classico
- Date Maturità 2022: calendario ufficiale Miur
- Le migliori citazioni che incitano a non smettere mai di imparare
Sciopero scuola: cosa fanno gli studenti
Nel frattempo continuano le proteste del liceo Kennedy a Roma: “La giornata di oggi è stata solo un piccolo assaggio – urla a gran voce uno studente al megafono – L’agitazione continua, vogliamo una scuola in sicurezza”. Ma non è finita qui, perché a protestare nello stesso istituto sono anche gli stessi dirigenti scolastici a causa del l’impossibilità di far consumare i pasti nelle scuole ad una distanza di almeno 2 metri e alle difficoltà nella creazione di impianti di areazione. L’Associazione nazionale presidi di Roma e Lazio hanno inviato una lettera alle istituzioni competenti chiedendo aiuto su questi punti. Nello specifico chiedono dettagli in merito al piano di controllo della situazione strutturale e manutentiva delle scuole, “per evitare il verificarsi di emergenze e disagi, come nel caso del rientro dopo le festività natalizie in cui diverse scuole hanno trovato i riscaldamenti non funzionanti”. “Occorrono indicazioni e chiarimenti urgenti dal momento che l’espressione normativa si apre a diverse interpretazioni e risulta quasi impossibile rispettare la raccomandazione”, fanno sapere Cristina Costarelli, presidente di Anp Lazio e Mario Rusconi presidente di Anp Roma.