A poche settimane dall’inizio della scuola il personale scolastico, compresi insegnanti, assistenti amministrativi, educatori e dirigenti, sia a tempo determinato che indeterminato, stanno per unirsi in uno sciopero, il primo da quando è iniziato l’anno. L’evento, programmato per l’intera giornata di lunedì, 25 settembre 2023, è stato indetto dal CSLE (Confederazione Sindacale Lavoratori Europei). Le ragioni di questa protesta sono diverse, e riflettono le preoccupazioni del personale che lavora in ambito scolastico riguardo le condizioni di lavoro, il salario, le risorse didattiche e il benessere dei lavoratori. Approfondiamo quali sono le motivazioni e le richieste degli scioperanti.
Sciopero scuola 25 settembre: motivazioni
Lo sciopero che sta per avere luogo rappresenta una chiara dichiarazione di intenti volta a migliorare il sistema educativo e valorizzare coloro che vi lavorano. Naturalmente, resta da vedere come risponderanno le autorità e quali cambiamenti effettivi potranno emergere da questa azione. Le richieste, mirate a migliorare le condizioni di lavoro e la qualità dell’istruzione, sono articolate nella seguente panoramica.
- Aumento dello stipendio: i docenti chiedono un aumento di 400 euro, mentre il personale ATA richiede un incremento di 300 euro al fine di allinearsi agli standard europei ed ottenere una remunerazione equa e adeguata al proprio ruolo.
- Buoni pasto: gli scioperanti chiedono di introdurli anche per il personale scolastico.
- Abrogazione del bonus per docenti meritevoli: si chiede l’abrogazione del bonus di 400 euro.
- Aumento organico docenti ed ATA: la richiesta di incrementare il numero di insegnanti e personale ATA è fondamentale per migliorare la qualità del ruolo svolto e ridurre i carichi di lavoro.
- Regolamento supplenze e algoritmo: si chiede di rivedere il regolamento sulle supplenze e di chiarire l’uso dell’algoritmo, che sembra penalizzare i supplenti iscritti nelle liste GPS. Le anomalie comportate dal ricorso all’algoritmo non sono nuove, risalgono già al 2020, quando all’avvio dell’anno scolastico 2020/2021 si sono verificati casi di conferimento di incarichi a docenti che vantavano un punteggio minore rispetto ad altri meglio posizionati in graduatoria.
- Abolizione dei vincoli di mobilità: la richiesta vuole arginare il problema riguardante la mancanza di continuità didattica, definita dalla Circolare Ministeriale n. 339 del 1992 come diritto dell’alunno a un percorso formativo completo. La mobilità forzata dei docenti è tra le sue cause.
- Salario adeguato: si chiede di adeguare i salari di docenti ed ATA per garantire che possano far fronte all’inflazione e ai rincari causati dalla guerra.
- Modifica ai profili ATA: la richiesta di modificare i profili ATA è finalizzata a consentire un’ulteriore progressione di carriera (permetterebbe loro di essere inseriti in terza fascia al prossimo aggiornamento del 2024).
Confederazione Sindacale Lavoratori Europei
Lo sciopero, come abbiamo detto, è stato indetto dalla Confederazione Sindacale Lavoratori Europei (meglio nota con l’acronimo CSLE). La Confederazione vanta una vasta esperienza nel sindacato, e ha come obiettivo quello di proteggere i lavoratori europei pubblici e privati. Conta su diverse sedi fisiche sia in Italia che all’Estero, offre servizi legali, psicologici, formazione, CAF, patronato e supporto alle donne e ai pensionati. E’ presente in vari settori, gestisce contenziosi e cura in particolar modo i settori giovanili “per profonderli nella legislatura del lavoro”. In ambito scolastico-universitario la CSLE si occupa della tutela dei docenti, del personale ATA e dei lavoratori precari e di ruolo.
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