Scuola, carenza di carta igienica? "Portatela da casa": la protesta degli studenti - Studentville

Scuola, carenza di carta igienica? "Portatela da casa": la protesta degli studenti

Il problema della mancanza di carta igienica nella scuole italiane ha da sempre richiamato l'attenzione delle famiglie e degli studenti. Adesso il caso si è spostato sui social e gli studenti hanno iniziato a protestare.
Scuola, carenza di carta igienica?

La carenza di carta igienica nelle scuole italiane è diventata una questione di risonanza nazionale con una crescente ondata di proteste sui social media. I liceali, in particolare, hanno fatto di questa situazione un tema di discussione su TikTok, dove hanno celebrato l’arrivo di un rotolo di carta igienica nelle toilette scolastiche come un evento raro e apprezzato. Altri studenti hanno raccontato storie di dover chiedere questo “bene prezioso” ai bidelli, ricevendo solo pochi fogli per volta. Questo problema mette in evidenza le carenze infrastrutturali nelle istituzioni educative del Paese, evidenziando anche la vetustà delle strutture scolastiche e la mancanza di sapone nei bagni.

Ma la carenza di carta igienica è solo la punta dell’iceberg. Molte scuole italiane affrontano anche problemi di riscaldamento, con termosifoni spesso spenti o danneggiati. Gli studenti, stanchi di queste condizioni precarie, hanno organizzato scioperi durante l’inverno per protestare. Un utente di TikTok ha espresso incredulità affermando: “Ci sono davvero studenti che hanno carta igienica e sapone nei bagni? Io non ce l’avevo nemmeno alle elementari.”

Il problema della carenza di carta igienica non è nuovo. Nel 2016, una scuola elementare ha chiesto ai bambini di portare la carta igienica da casa, attirando l’attenzione dei media britannici. Nel 2017, Cittadinanzattiva ha riferito che il 47% delle scuole italiane manca di carta igienica e il 64% di sapone. Quest’anno, 277 genitori a Ferrara hanno firmato una petizione per chiedere alla direzione scolastica locale di risolvere il problema.

Adriana Bizzarri, coordinatrice Scuola di Cittadinanzattiva, ha sottolineato che l’Italia investe meno nell’istruzione rispetto ad altri Paesi europei. La spesa per studente nelle scuole materne e primarie è di soli 7.000 euro, mentre nelle superiori è di 9.000 euro, contro una media europea di 10.000 euro. Una soluzione potrebbe essere destinare parte dei 191,5 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) all’istruzione, contribuendo così a migliorare le condizioni delle scuole e garantendo ai bambini e agli studenti le risorse di base necessarie per un’istruzione dignitosa e sicura.

“Per anni la nostra organizzazione si è battuta affinché le scuole avessero sapone e carta igienica” – dice Bizzarri, sottolineando che le scuole ora non chiedono più alle famiglie di comprare la carta igienica

 

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